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Camera, Carfagna contro Salvini: “Le sembrerà strano ma le regole valgono anche per lei”

Scontro nell’aula della Camera tra Mara Carfagna e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. La vicepresidente della Camera stigmatizza le parole di Salvini che ha accusato l’opposizione di non essere presente in Aula: “Lei è libero di parlare ma non di attaccare il Parlamento, le sembrerà strano ma le regole valgono anche per lei”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Scontro nell’Aula della Camera dei deputati tra la vicepresidente dell'assemblea di Montecitorio, Mara Carfagna, e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, durante il question time. A dare il via alla querelle è stato il vicepresidente del Consiglio quando ha preso parola per rispondere a un’interrogazione presentata dai parlamentari dell’opposizione: “Strano un question time con più parlamentari della maggioranza che dell’opposizione”, ha esordito Salvini. Da lì le proteste dell’opposizione e la replica della vicepresidente della Camera che ha stigmatizzato le parole di Salvini, ricordando che l’Aula oggi era semi-vuota perché nello stesso momento erano in corso alcune commissioni parlamentari. “Lei è libero di parlare ma non di attaccare il Parlamento, le sembrerà strano ma le regole valgono anche per lei”, ha risposto stizzita la Carfagna quando Salvini le ha chiesto di lasciarlo parlare dopo le proteste della Camera per le affermazioni del ministro dell’Interno.

Salvini aveva attaccato l’opposizione che al momento della sua risposta era in parte assente. Un’assenza giustificata dal contemporaneo svolgimento di alcune commissioni, come di abitudine alla Camera durante i question time. Carfagna ha quindi chiesto a Salvini di “non fare polemiche”, spiegando che “ci sono commissioni in corso” e invitandolo a “rispondere nel merito”. Mentre il Pd protestava, Carfagna ha stigmatizzato il comportamento di Salvini che a quel punto ha risposto “mi lasci parlare”. Da questa frase è poi nata la risposta stizzita della Carfagna: “Lei è libero di parlare, ma non di attaccare il Parlamento. Le sembrerà strano ma le regole valgono anche per lei”. Lo scontro si conclude con Salvini che ha ironizzato: “Non era mia intenzione turbare il sonno della nutrita pattuglia del Pd presente in aula”.

Il Pd contro Salvini

I commenti dei deputati del Partito Democratico sono arrivati poco dopo su Twitter. Andrea Romano scrive: “Mi dispiace di aver disturbato il sonno dei parlamentari del Pd: Salvini, già europarlamentare assenteista, si presenta in aula alla Camera per offendere l’opposizione mentre le commissioni sono al lavoro. Questo il senso della democrazia del ministro della paura”. Anna Ascani rincara la dose: “Caro Salvini, benché tu sia stato stipendiato per anni dal Parlamento, evidentemente non ne conosci il funzionamento: durante il question time i deputati lavorano in commissione. Dillo anche a quelli della Lega, fuggiti dalla commissione Cultura per venire a farti la claque”.

Fico bacchetta Salvini

Anche il presidente della Camera, Roberto Fico, ha bacchettato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per le sue dichiarazioni in Aula: "Ribadisco a tutti e quindi anche al Paese, che durante il question time, le commissioni sono nelle loro piene funzioni e lavorano al cento per cento. Quindi la Camera dei deputati è al lavoro nelle sue piene facoltà sia in aula e sia nelle commissioni. Leggo dal resoconto che la presidente di turno Mara Carfagna ha stigmatizzato in modo molto preciso e puntuale le parole del ministro Salvini. Se poi ci sono altre questioni rispetto all'organizzazione dei lavori che abbiamo già discusso nell'ultima riunione della capigruppo possiamo di nuovo farlo, fermo restando che l'obiettivo generale rimane quello di dare più tempo di lavoro alle commissioni per discutere i provvedimenti nel merito e poi arrivare con un altro tipo di dialogo, di cooperazione tra le forze politiche, in aula. Altre questioni quindi si potranno portare all'interno della capigruppo fermo restando che se oggi l'aula era in parte vuota è perché stavano lavorando al cento per cento le commissioni e che quindi funziona tutto al meglio, non c'è nessun motivo per scandalizzarsi".

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