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Calano le commissioni per i pagamenti con il bancomat, ma i commercianti protestano contro le multe

Un recente decreto del governo prevede un taglio netto delle commissioni interbancarie per i pagamenti elettronici effettuati con bancomat e carta di credito. Le associazioni dei commercianti, però, nonostante vedano di buon occhio le nuove norme, insistono nel sottolineare che questi tagli non riguardano in realtà le commissioni a carico delle imprese, che scoraggiano l’uso del Pos, e chiedono al governo di non deliberare la norma che prevede la sanzione da 30 euro per gli esercenti che si rifiutano di accettare pagamenti elettronici.
A cura di Charlotte Matteini
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Istituito l'obbligo di accettare pagamenti con il bancomat, ora il governo ha ridotto le commissione interbancarie relative ai pagamenti elettronici, su impulso diretto dell'Unione Europea. Nonostante questo, però, il decreto legge che prevede un abbassamento sostanziale delle "tariffe" applicate dalle banche per i pagamenti con carta di credito e bancomat sembra non avrà effetti tangibili sui costi che in realtà devono affrontare le imprese che offrono il servizio ai propri clienti. Il decreto legge proposto dal consiglio dei ministri in sostanza prevede un taglio netto delle commissione interbancarie, che passano dunque da una media dello 0,50% a un tetto dello 0,20% per le carte di debito e prepagate e da una media dello 0,70% a un tetto dello 0,30% per le carte di credito.

Secondo Confcommercio, però, il nodo vero della questione sarebbe in realtà un altro, che ha poco a che fare con le commissioni intebancarie e molto di più con quelle a carico delle imprese che installano un Pos. "Bene che il Governo abbia deciso di intervenire per ridurre le commissioni per i pagamenti con carte di credito e bancomat tramite Pos, anche se si tratta delle commissioni interbancarie e non di quelle a carico delle imprese. Non vorremmo, però, che il Governo usi questo stesso provvedimento per introdurre anche le sanzioni per le imprese che non accettano pagamenti elettronici", commenta Confcommercio. "In Italia il numero di Pos istallati è di 2,2 milioni, rispetto a 1,5 milioni in Francia e 1,2 milioni in Germania e la via per incrementare i pagamenti elettronici non è certo quella di prevedere misure ingiuste e penalizzante", prosegue Confcommercio riferendosi alle sanzioni da 30 euro ipotizzate nella norma che introdusse l'obbligo di accettare i pagamenti con il bancomat, mai pienamente attuata.

"Le commissioni sono solo una parte della catena dei costi e non riguarda le commissioni pagate dagli esercenti che accettano pagamenti con il POS. L’intervento non riguarda dunque direttamente gli utenti finali e si rivelerà un fatto positivo solo se il beneficio si trasmetterà alle imprese e ai consumatori", commenta Confesercenti. Il provvedimento licenziato dal governo prevede, oltre al taglio delle commissioni interbancarie, anche una maggior tutela nel caso dei pagamenti non autorizzati (il concorso scende a massimi 50 euro dai precedenti 150) oltre al rimborso entro un giorno delle transazioni non autorizzate. Per quanto riguarda la sanzione da 30 euro per chi rifiuta di accettare pagamenti con carte di credito e bancomat, osteggiata dalle associazioni di categoria, invece, per il via libera definitivo bisognerà attendere la decisione del Ministero del Tesoro.

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