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Brindisi, scontro tra auto e mezzo pesante: morti due chef di 36 e 25 anni mentre vanno a lavoro

Francesco Lobefaro, 36 anni, e Giuseppe Marzio, di 25, stavano andando a lavoro quando si sono scontrati con la loro auto contro un mezzo agricolo sulla strada statale 16 tra Ostuni e Montalbano. Uno faceva lo chef e l’altro era il suo aiutante in un ristorante che stavano raggiungendo per lavorare in serata.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook.
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Stavano andando a lavoro quando l'auto su cui viaggiavano si è scontrata, per cause che sono ancora in via di accertamento, contro un mezzo agricolo. Francesco Lobefaro, 36 anni, e Giuseppe Marzio, di 25, cognati e chef nello stesso ristorante di Fasano, dove si stavano dirigendo prima dello schianto, sono morti sul colpo in un incidente verificatosi nella serata di ieri, 21 marzo, poco prima delle 19, sulla strada statale 16 tra Ostuni e Montalbano, in provincia di Brindisi, precisamente in località Casamassima. Altre quattro persone risultano ferite, tra le quali una donna trasferita in codice rosso all'ospedale Perrino di Brindisi, le cui condizioni sarebbero ancora disperate. Sul posto si sono precipitate ambulanze del 118 per soccorrere i feriti e le forze dell'ordine per eseguire i rilievi e regolare il traffico.

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Ancora da chiarire la dinamica di quanto avvenuto. Nell'incidente sono rimasti coinvolti un trattore e tre auto, una Mini Cooper, una Golf, a bordo della quale viaggiavano le due vittime, e una Fiat Grande Punto. Illeso l'uomo che era alla guida del mezzo agricolo. Le salme di Francesco e Giuseppe sono state portate nella camera mortuaria del cimitero di Ostuni, su disposizione del pubblico ministero di turno. Si procede per omicidio colposo e per questo i mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro. Intanto, sui social network molti sono i messaggi di cordoglio e sgomento per la tragedia che ha colpito i due amici, che condividevano il lavoro ed anche la famiglia. "Ricordo Francesco, eri un ragazzo per bene, e dalla grande voglia di vivere, ti ricordo con il sorriso sempre impresso sul tuo volto. Avevi raggiunto il sogno di diventare chef, quel sogno nel cassetto che ti portavi dentro da quando eri piccolo, è sempre stata una tua aspirazione di vita. L'altra giovane vita Giuseppe, purtroppo spezzata da quel maledetto incidente non la conosco, ma sono comunque affranto per la sua perdita e per la giovanissima età, dove ancora gli aspettava un intera vita avanti, fatta di sogni da realizzare, mi sento vicino alle famiglie", ha scritto Claudio.

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