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Elezioni politiche 2018

Bonino: “Alla manifestazione di Macerata dovevamo andarci tutti”

Il giorno dopo la manifestazione di Macerata Emma Bonino giudica negativamente la decisione del centrosinistra di non partecipare: “Se fosse stato l’inverso, un nero che sparava a italiani, saremmo corsi tutti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La xenofobia è un prodotto del nazionalismo. Penso che bisogna cominciare a dire che a Macerata ci dovevano essere tutti, tutte le istituzioni. Perché fosse stato l'inverso, un nero che sparava a italiani, saremmo corsi tutti. Secondo me, non si sconfigge la paura con la caricatura di tutte le derive che pulsano in questo Paese". A dirlo Emma Bonino presentando i candidati di +Europa a Milano. La leader di "+Europa" si riferisce alla mancata partecipazione di pezzi della sinistra, come ad esempio il Pd, alla manifestazione antifascista di Macerata. Ci voleva insomma una reazione più netta da parte della politica. Secondo Bonino, di queste derive occorre "parlare, non negarle".

"Di tutta evidenza – ha sostenuto – fermare gli sbarchi non ha fermato Traini. E l'Italia vive in questo momento il primo attentato terroristico non da parte di un signore uscito da una moschea islamista ma di un signore candidato di un partito che ha una rappresentanza parlamentare, candidato della Lega Nord. Non c'è scusante alla violenza: non bisogna confondere vittime e carnefici". 

Bonino ha commentato il modo con cui gli altri partiti stanno affrontando la campagna elettorale: "Un giorno parlerò della stampa – ha detto – ma come fai a farti raccontare palle inverosimili da qualcuno e non fargli una domanda semplice: dove li ha presi questi numeri?". L'ex ministro degli Esteri ha fatto un piccolo elenco di dichiarazioni, senza citare i diretti interessati, come i 600.000 immigrati che Silvio Berlusconi ha promesso di espellere ("affitta tutta la Ryanair? E poi dove lo rimpatria?"). O come il candidato governatore del centrodestra in Lombardia, Attilio Fontana, "che per difendere la "razza bianca" dice di voler cacciare 100.000 persone: ci fosse un giornalista che gli chieda dove, come, quando".

"È fuori di testa promettere bonus o contro bonus, sono promesse che si spegneranno il 5 marzo. L'Italia è una famiglia indebitata. Ho vissuto poche campagne più menzognere di questa", ha concluso Bonino.

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