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Bollette, da ottobre cambiano i costi: in aumento il gas, in ribasso l’elettricità

Da ottobre cambiano i costi delle bollette: in aumento del 2,8% quelle del gas, in diminuzione quelle dell’elettricità dello 0,7%. Per una famiglia tipo si spenderanno, nel 2017, 520 euro per l’elettricità e 1.035 per il gas.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dal primo ottobre scatta l’incremento dei prezzi di gas ed energia elettrica stabilito dall’Autorità per l’energia: le famiglie italiane pagheranno 14 euro in più per il gas e 7,6 euro in più per l’energia elettrica.

Da ottobre aumentano le bollette del gas e diminuiscono quelle dell’elettricità. L’Autorità per l’energia ha segnalato che da ottobre si registrerà un calo dello 0,7% sull’elettricità e un aumento del 2,8% sul gas, per il quale “incide la prevista stagionalità”. Per l’elettricità la spesa (al lordo delle tasse) per la famiglia-tipo nel 2017 sarà di 520 euro, con una variazione del +4,2% rispetto ai dodici mesi precedenti: un aumento da circa 21 euro l’anno.

Per le bollette del gas la spesa di una famiglia tipo sarà per lo stesso anno di circa 1.035 euro, con un +0,2% rispetto all’anno precedente, circa 2 euro in più l’anno. Per il gas l’autunno vedrà un aumento dei prezzi anche nei mercati all’ingrosso italiani con consumi e quotazioni in aumento a livello europeo. Il calo dei costi dell’elettricità, invece, nonostante un aumento moderato dei prezzi all’ingresso, è legato alla riduzione dei costi sostenuti dal gestore della rete per il mantenimento in sicurezza del sistema elettrico.

La variazione del gas è legata soprattutto alla crescita della componente materia prima, ovvero all'aumento delle quotazioni del gas previste nei mercati all'ingrosso nel prossimo trimestre, anche a causa della maggiore domanda che ci sarà nei mesi autunnali. Inoltre, un leggero incremento è previsto anche per la componente relativa al trasporto.

La riduzione per l'energia elettrica per la famiglia tipo deriva invece dal calo dei costi di approvvigionamento, che contribuisce per un -1,2% alla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo. Diminuzione che vede al suo interno un aumento dei costi di acquisto, +1,8%, controbilanciato dalla decisa riduzione (-3%), dei costi di dispacciamento.

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