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Bimbo di 2 anni ucciso di botte a Novara, la mamma di Leonardo si difende: “Non sono stata io”

Gaia Russo, la mamma di Leonardo, il bimbo di 2 anni ucciso di botte nella sua casa di Novara, si è difesa nel corso dell’udienza di convalida del fermo davanti al Gip Raffaella Zappatini affermando di non essere stata lei a uccidere il piccolo. Nessuna parola dal compagno Nicolas Musi, anche lui accusato dell’omicidio del bambino.
A cura di Ida Artiaco
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"Non sono stata io ad aver ucciso mio figlio". È questo quanto ha dichiarato al Gip di Novara Gaia Russo, mamma di Leonardo, il bimbo di quasi due anni ucciso di botte la scorsa settimana nella sua casa nel quartiere Sant'Agapio, alla periferia della cittadina piemontese. La ragazza, 22 anni, attualmente detenuta in una struttura protettiva perché in stato di gravidanza, si è difesa nell'udienza di convalida del fermo durata oltre un'ora e mezza davanti al giudice Raffaella Zappatini. Ha, dunque, sostenuto la sua innocenza, senza fare esplicite accuse nei confronti del compagno, Nicolas Musi, ma di fatto scaricando su di lui la responsabilità del delitto, dal momento che nell'abitazione col bambino c'erano solo loro due. Ha invece continuato a tenere la linea del silenzio da parte sua Musi, 23 anni, che resta nel carcere di Novara. È stata pertanto disposta la convalida dei due fermi. La coppia è stata fermata dopo la morte del bambino, il cui corpo, stando alle dichiarazioni degli inquirenti che indagano sul caso, è apparso martoriato, con lividi, escoriazioni e segni di schiacciamento, tanta la violenza che è stata usata contro di lui fino a rompergli il fegato.

Secondo l'autopsia, infatti, a provocare la morte di Leonardo è stato un violento colpo all'addome. La conseguente emorragia ha portato al decesso in meno di mezz'ora ed inutile si è rivelata la corsa in ospedale dei sanitari del 118, chiamati dalla mamma, perché il piccolo era già morto quando è arrivato al pronto soccorso. In particolare, letale sarebbe stata una compressione violenta "assolutamente incompatibile" con una caduta, come avevano raccontato inizialmente ai soccorritori Gaia e Nicolas. Intanto, è tutto pronto al Duomo di Novara, dove domani, martedì 28 maggio, saranno celebrati alle 14 i funerali del piccolo. L'amministrazione comunale ha dichiarato il lutto cittadino e ha organizzato per stasera una fiaccolata in ricordo della giovane vittima, con partenza alle 21 da piazza Cavour fino in piazza Duomo dove ci sarà un momento di raccoglimento. Tanta è anche la rabbia di comuni cittadini e soprattutto dei familiari. Tra questi, c'è la nonna di Leonardo, che su Facebook ha scritto: "Sei e sarai per sempre un angelo puro e delicato. Nessuno merita il tuo perdono, siamo tutti indegni e dannati". Sotto choc anche il padre biologico del bimbo, Mouez Ajouli, allontanato dal figlio perché poco affidabile dati i suoi precedenti con la legge. "Ero davvero io il cattivo? Non mi reggo più in piedi dal dolore. Ho provato ad andare a casa, in ospedale, a casa della mamma di lei, chiamo e non mi risponde nessuno", aveva dichiarato in un'intervista.

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