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Bersani: “Pronti a collaborare con Monti”. Matrimonio in vista?

Il segretario dei democratici: “Noi siamo prontissimi a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo. E quindi certamente anche con il professor Monti”. Il professore risponde: “Disponibile ad alleanze con coloro, e solo con coloro, che saranno seriamente impegnati sul piano delle riforme strutturali”.
A cura di Davide Falcioni
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Intervenuto a Berlino alla vigilia di un'importante convegno europeo, il leader del centrosinistra Pierluigi Bersani ha nuovamente aperto ad un'alleanza post-elezioni con Mario Monti, che pure nelle ultime settimane non gli aveva risparmiato qualche stilettata poco gradita. "Noi siamo prontissimi – ha detto il segretario dei democratici – a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo. E quindi certamente anche con il professor Monti". Ma Bersani è parso avvicinarsi molto anche al mondo imprenditoriale, nonostante il sostegno di una fetta importante della Cgil: "Certo – ha spiegato – io ascolto i sindacati. Ascolto anche gli imprenditori, perché se ascolti fai meno errori, ma se sai dove devi andare ci arrivi. Credo al dialogo sociale ma credo anche che non debba paralizzare le decisioni e credo che questo sia possibile anche in Italia".

Non è tardata ad arrivare la risposta di Mario Monti che, intervenuto a Pordenone, ha di fatto dato la sua disponibilità a collaborare dopo il voto: "Apprezzo – ha infatti dichiarato – ogni apertura e disponibilità e anche questa frase, credo pronunciata dall'onorevole Bersani dalla Germania, dove la politica fatta con l'apporto del Parlamento, in questo ultimo anno, mi pare sia stata apprezzata".  Il Professore ha quindi sottolineato "la disponibilità, con la forza politica nuova che nasce, a alleanze con coloro, e solo con coloro che saranno seriamente impegnati sul piano delle riforme strutturali".

Ma il viaggio di Bersani al German Council on Foreign Relations è servito anche per rassicurare la Germania che il prossimo governo italiano, se da lui guidato, "camminerà" sui binari dei patti europei. Quindi sì convinto al pareggio di bilancio, ma anche stimolo affinché si costituiscano gli "Stati Uniti d'Europa".

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