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Berlusconi show: ‘Magistrati cancro dell’Italia’, duro scontro con Fini

I magistrati sono il cancro della democrazia italiana, secondo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Alla chiusura della campagna elettorale per le elezioni comunali di Milano 2011 a favore del candidato sindaco Letizia Moratti, il Premier attacca i Pm che indagano su di lui. Insorge il presidente della Camera, Gianfranco Fini.
A cura di Alessio Viscardi
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Italy's Prime Minister Silvio Berlusconi

“Un cancro da estirpare” ecco il nuovo affondo che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rivolge nei confronti dei magistrati e dei Pm milanesi che si occupano delle sue molte vicende giudiziarie. Il teatro è la chiusura della campagna elettorale di Letizia Moratti, candidato sindaco di Milano alle elezioni 2011. Dal pulpito, dopo ore in cui il Premier non ha fatto altro che ripetere gli argomenti che negli ultimi mesi sono diventati un tormentone (persecuzione giudiziaria, televisioni comuniste e complotti vari) arriva l'ordine ai suoi sodali: “estirpare il cancro della magistratura dalla democrazia italiana”.

Insorge il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che non resiste alla provocazione lanciata da Silvio Berlusconi: “Non posso pensare che il presidente del Consiglio si scagli contro i magistrati delegittimando tutto il corpo della magistratura”, sentenzia Fini. Il leader di Fli sottolinea come il 9 maggio è l'anniversario dell'uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e l'Italia ricorda con un minuto di silenzio tutte le vittime del terrorismo, tra cui moltissimi magistrati – quella stessa “casta” che oggi viene paragonata da politici come Roberto Lassini proprio alle BR.

Gianfranco Fini ricorda che “la legalità è qualcosa di molto più impegnativo della sicurezza, è un abito mentale e ogni volta che si reclama un diritto si deve essere pronti a un dovere”. Il presidente della Camera invita all'assoluto “rispetto delle istituzioni” e che “chi riveste cariche istituzionali, per ragioni note, non si rende conto dell'errore che commette quando delegittima la magistratura, l'istituzione non può essere considerata un nemico”.

Sulle ultime esternazioni di Silvio Berlusconi si consuma l'ennesimo scontro con Gianfranco Fini, mentre Enrico Letta sostiene che il presidente del Consiglio si dovrebbe “squalificare come Mourinho” riguarda alla nomina dei nuovi dieci sottosegretari appartenenti al gruppo dei cosiddetti “responsabili”: “È obbligatorio spiegare al Parlamento e al Paese cosa ha motivato la nomina di nove sottosegretari. Nei rapporti con il premier bisogna sfuggire al metodo Mourinho. Il portoghese fa da calamita di tutte le attenzioni mediatiche, crea polemiche ad arte per far sì che non si parli della squadra che gioca male, della partita che sta perdendo. Mourinho però ha preso 5 giornate di squalifica, ha perso sia la Champions sia il campionato spagnolo. Spero che Berlusconi faccia la stessa fine”.

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