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Berlusconi potrebbe rientrare subito in Parlamento senza passare da nuove elezioni

Esiste una norma, contenuta nella legge elettorale, che permetterebbe a Berlusconi di prendere semplicemente il posto di un parlamentare di Forza Italia eletto in un collegio uninominale alle elezioni del 4 marzo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Silvio Berlusconi è tornato candidabile, grazie alla riabilitazione concessa dal Tribunale di sorveglianza di Milano. Ma potrebbe non aver bisogno di passare dalla prova delle urne. Come ha riportato il Fatto Quotidiano, una norma contenuta nel Rosatellum, permetterebbe al Cavaliere di accelerare i tempi. La legge elettorale prevede infatti che "Nel caso in cui rimanga vacante per qualsiasi causa, anche sopravvenuta, un seggio in un collegio uninominale si procede ad elezioni suppletive". Tra le cause improvvise e impreviste ci sono la morte o le dimissioni dell'eletto.

Tradotto: se un parlamentare di Forza Italia, tra coloro che sono stati eletti lo scorso 4 marzo nella quota maggioritaria, si dimettesse, allora, solo per quel collegio verrebbero indette nuove elezioni. In cambio di questo "sacrificio", il parlamentare azzurro potrebbe ottenere in cambio un posto prestigioso all'interno delle Istituzioni, per esempio nel Consiglio Superiore della Magistratura, i cui membri laici saranno rieletti presto dalle Camere, o un seggio blindato in vista delle prossime elezioni europee del 2019.

Questa possibilità in realtà esisteva già nella vecchia legge elettorale, il Mattarellum. E lo stesso articolo del Fatto Quotidiano cita un precedente: Antonio di Pietro nel 1997, un anno dopo le elezioni politiche del 1996, divenne senatore grazie alle elezioni suppletive del Mugello.

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