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Berlusconi da Napolitano: in arrivo il mini – rimpasto?

Un minirimpasto di due ministri è stato presentato al Viminale da Berlusconi. Si tratta di Galean per il Ministero dei Beni Culturali e di Romano per l’Agricoltura.
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Si è da poche ore concluso il vertice tra il presidente Berlusconi e Napolitano. Il premier si è recato al Viminale, accompagnato da Gianni Letta, per ufficializzare i due nuovi ministri simbolo del minirimpasto governativo. I protagonisti del rimpasto sono Giancarlo Galean, a coprire il posto vacante lasciato da Bondi come Ministro dei Beni Culturali, che lascia a Romano, capogruppo dei Responsabili, la direzione del Ministero cui era a capo fino a ieri, quello dell’Agricoltura.

Non sono mancate le richieste di rassicurazioni da parte dei nuovi attori politici. Nello specifico Galean ha reclamato garanzie a Berlusconi sui fondi a disposizione del Ministero: è chiaro il riferimento alla politica dei tagli di Tremonti che ha costretto recentemente i ministri Bondi e Giovanardi a dire addio ai ministeri cui erano a capo. Nei primi giorni di marzo il ministro Bondi rassegnò le dimissioni a seguito dei numerosi tagli alla cultura applicati dal governo, oltre che per la scarsa solidarietà mostratagli dalla sua compagine politica in seguito alla bufera sui crolli di Pompei.

Sono notizia di questi giorni, poi, le possibili dimissioni di Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alle Politiche per la famiglia: le motivazioni che spingerebbero Giovanardi ad allontanarsi dal governo Berlusconi sono da ricercarsi, anche in questo caso, nei “tagli del 90% in tre anni” secondo quanto ha egli stesso affermato. Tagli che ostacolerebbero Giovanardi nell’espletamento delle sue funzioni e delle attività a supporto della famiglia, una delle priorità del programma di governo.

Nell’organizzazione del minirimpasto nulla è stato previsto, invece, per l’ex ministro dello Sviluppo Economico Scajola, fuori dalla squadra governativa da maggio. Anch’egli decise di rassegnare le sue dimissioni al governo per difendersi dalle accuse che pendevano su di lui a seguito dello scandalo che ha riguardato la casa romana e le presunte connessioni con l’imprenditore Anemone. Negli ultimi giorni Scajola e Berlusconi sono stati a colloquio più volte ma al momento nessuna poltrona è prevista per l’ex ministro. Certo è che per Berlusconi sarà difficile accontentare tutti i pretendenti, soprattutto i tanti appartenenti al gruppo dei Responsabili. Le sette poltrone vacanti sono poche. Per questo durante l’incontro con Napolitano il premier ha richiesto di prendere in considerazione la possibilità di un aumento del numero dei sottosegretari.

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