Bari: 24enne accoltellato in strada e ucciso perché blocca il traffico con l’auto
Dieci anni e due mesi di carcere. E' la pena che la Corte d'Assise di Bari ha inflitto a Gaetano Sesto, un sessantanovenne di Bitonto ritenuto responsabile dell'omicidio preterintenzionale del 24enne Giuseppe Muscatelli, ucciso con una coltellata al petto al culmine di un diverbio per questioni stradali il 16 agosto di due anni fa a Bitonto. I giudici hanno così riqualificato il reato di omicidio volontario contestato dalla pubblico ministero Larissa Catella, che per l'imputato aveva richiesto la condanna a 24 anni di reclusione. Gaetano Sesto, difeso dal legale Angela Maralfa e da tempo detenuto agli arresti domiciliari dopo un periodo dietro le sbarre, dovrà anche risarcire le parti civili che si sono costituite. Ai genitori e alla sorella della vittima, difesi dagli avvocati Pino Giulitto e Antonio Saracino, la Corte di Assise ha riconosciuto provvisionali immediatamente esecutive rispettivamente di 50 mila e 30 mila euro.
Stando a quanto emerso nel corso delle indagini condotte dai carabinieri, che si sono avvalsi non solo di accertamenti e perizie tecniche ma anche di testimonianze oculari, il sessantanovenne sferrò un fendente a Giuseppe Muscatelli al termine di una lite semplicemente perché bloccava il traffico. Il ragazzo, che stava andando a prendere la sua compagna che stava per uscire dal lavoro, aveva affiancato con la propria vettura un'altra auto e stava chiacchierando con il conducente, ostacolando per pochi istanti il flusso delle altre vetture. Gaetano Sesto chiese al 24enne di spostarsi, per poi scendere dalla sua auto, raggiungere il giovane e infine – dopo una lite verbale – sferrargli una pugnalata al torace con il coltello che aveva con sé. Raccontando la propria versione dei fatti, l'imputato aveva spiegato di aver dato solo reagito a un'aggressione con un pugno da parte di Muscatelli.