Bar e chioschi estivi, un’opportunità in più per i ragazzi Down
Da nord a sud dell'Italia ormai da tempo la ristorazione è diventata uno due pilastri principali per dare un’opportunità in più a chi ha disabilità intellettiva come la sindrome di Down. Iniziative in questo senso tra bar, ristoranti e anche alberghi, infatti, si sono moltiplicate negli ultimi tempi, ovviamente con alterne vicende e fortune. Con l'arrivo dell'estate all'orizzonte si apre però ora una nuova strada, quella dei baretti e dei chioschi che nella bella stagione spuntano in gran numero nei parchi pubblici e nelle piazze di tutta Italia. Nei mesi più caldi, infatti, chioschi e gelaterie rappresentano un’opportunità in più di inserimento o formazione professionale delle persone con Trisomia 21. Come racconta Michela Trigari sul Corriere della Sera, l'ultima iniziativa in questo senso, ma solo in ordine di tempo, è la gelateria “Fly Down”, inaugurata a fine maggio a Padova.
Numerosi casi in tutta Italia
L'idea è nata, come sempre più spesso accade, dall’incontro tra qualche associazione, in questo caso Dadi (Down, autismo e disabilità intellettiva), e alcuni imprenditori locali. L'iniziativa è un progetto pilota che coinvolge dieci ragazzi Down e che durerà fino ai primi di settembre. Lo scopo è quello di mettere i ragazzi in contatto con i loro coetanei proprio al centro della movida serale padovana. Un'iniziativa analoga è sorta anche a Milano dove ha riaperto anche la “Locanda alla Mano”, in piazza del Cannone dentro il parco Sempione. Qui sette ragazzi con sindrome di Down, dopo un periodo di formazione, si alternano, due alla volta, a preparare panini e caffè, a servire ai tavoli e a tenere pulito. Si tratta ovviamente solo degli ultimi casi di una lunga serie, che speriamo col tempo si allunghi senza fermarsi.
