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Banca Etruria, il testo della mail che spedì il migliore amico di Renzi all’ex ad di Unicredit

In commissione Banche, l’ex ad di Unicredit ha rivelato che il migliore amico di Matteo Renzi, privo di ruoli politici e di governo, sollecitò – non si sa né per chi né a che titolo – una risposta in relazione al dossier di acquisizione di Banca Etruria.
A cura di Charlotte Matteini
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In commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario, l'ex amministratore delegato di Unicredit – Federico Ghizzoni – non ha solamente confermato l'indiscrezione diffusa nel maggio scorso da Ferruccio De Bortoli, il quale rivelò un interessamento da parte dell'allora ministro Maria Elena Boschi in relazione a un'ipotetica acquisizione di Banca Etruria da parte di Unicredit, ma ha aggiunto un ulteriore particolare inedito piuttosto interessante: a distanza di un mese dall'incontro tra Ghizzoni e Boschi, il 13 gennaio 2015 l'ex ad di Unicredit ricevette una inusuale mail da parte di Marco Carrai – migliore amico di Matteo Renzi privo di qualsivoglia incarico politico o governativo – nella quale chiedeva a Ghizzoni una sollecita risposta da parte della banca in merito all'acquisizione di Banca Etruria, che da mesi era al vaglio delle unità Unicredit competenti.

Il testo della mail inoltrata da Carrai è stato mostrato in commissione Banche: "Ciao Federico, solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto di sollecitarti, se possibile e nel rispetto dei ruoli, per una risposta. Un abbraccio, Marco". "Mi è stato chiesto di sollecitarti", da chi non è dato saperlo e Ghizzoni ha inoltre chiarito che non valutando Carrai come interlocutore nella vicenda ha preferito evitare di chiedere da chi venisse la richiesta di sollecito.

"Mi arrivò il 13 gennaio 2015 una mail da Marco Carrai che recitava: ‘Mi è stato chiesto su Etruria di sollecitarti per dare una risposta”. Mi venne da pensare a chi potesse aver chiesto questo sollecito, esclusi la banca perché avevamo un rapporto aperto. Decisi di non chiedere alcun chiarimento, per non aprire canali di comunicazione. Risposi ‘Ok, stiamo lavorando, quando avremo finito la nostra analisi contatteremo la banca e daremo la nostra risposta'. La risposta alla banca l’abbiamo data il 29 gennaio 2015″, ha dichiarato Ghizzoni in commissioni. La risposta fu negativa in quanto la situazione della banca aretina era ormai troppo compromessa.

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