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Austria, esplosione in impianto gas: un morto. Calenda: “Nella notte riattivato il flusso”

L’esplosione avvenuta nel maggiore terminal del Paese. Allo scoppio è seguito un incendio. Diversi i feriti. Il ministro Calenda: “Se avessimo il Tap non dovremmo dichiarare lo stato di emergenza”.
A cura di Susanna Picone
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Stamane c’è stata un'esplosione nell'impianto di distribuzione del gas a Baumgarten an der March, a sud di Vienna, in Austria. Nell’incidente è rimasta uccisa almeno una persona e si conterebbero decine di feriti. Il giornale Der Standard parla di circa 60 feriti mentre secondo l'Apa, che cita la Croce rossa, i feriti sarebbero 18. In cinque sarebbero in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, ambulanze, forze dell'ordine e anche due elicotteri. L’intera zona è stata isolata e nelle foto apparse sul web si vede un'alta colonna di fumo. Ancora da chiarire le cause dell'esplosione. Secondo i primi rilievi, all'origine del disastro potrebbe esserci un guasto tecnico mentre viene per ora esclusa l'ipotesi di un attacco terroristico. “L'esplosione è avvenuta alle 08:45 ed è stata seguita da un incendio: la situazione è sotto controllo”, ha fatto sapere la polizia.

Il ministro Calenda: "Stato di emergenza"

Il terminal di Baumgarten è il principale snodo per la distribuzione del gas che arriva in Austria dalla Russia e dalla Norvegia. In seguito all'esplosione, i flussi di gas dalla Russia verso l'Italia si sono interrotti. L'Italia ha dichiarato lo stato d'emergenza nelle forniture come previsto in simili casi. Ad anticiparlo era stato il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che commentando l'incidente ha evidenziato anche l'importanza del Tap: “Oggi c’è stato un incidente serio in Austria. Questo vuol dire che abbiamo un problema serio di forniture, con una grande concentrazione dalla Russia. Il Tap serve a questo, se avessimo il Tap non dovremmo dichiarare, come faremo oggi, lo stato di emergenza”, le parole del ministro in occasione della presentazione del libro di Matteo Richetti e Paolo Agnelli. In casi come questi, spiegano al ministero dello Sviluppo Economico, la procedura per lo stato di emergenza scatta automaticamente ma “non c’è nessun problema di approvvigionamento” grazie agli stock esistenti. La situazione insomma, sottolineano al Mise, è del tutto sotto controllo.

Interrotto flusso gas da Russia in Italia

Dopo l’esplosione dell’impianto in Austria i flussi di gas dalla Russia verso l'Italia si sono interrotti ma, ricordano gli esperti e lo confermano Gas Connect Austria e Austrian Gas Grid Management, questo non dovrebbe creare problemi all'Italia, grazie agli stoccaggi. “Il sistema – si legge sul sito di Gas Connect, hub della rete Ue di distribuzione – è stato spento ed è fuori servizio. Il transito attraverso l'Austria a sud e sud-est è compromesso fino a nuovo avviso”. “La causa dell'incidente non è ancora chiara, al momento pensiamo ad un guasto tecnico”, così ancora da Gas Connect Austria, sottolineando che “i gestori dei sistemi di trasmissione vicini sono stati informati immediatamente affinché misure possano essere adottate in tempo utile”. Il gasdotto coinvolto nello stop delle forniture è il Tag (Trans Austria Gas Pipeline) che sfocia a Tarvisio, in Friuli, che garantisce circa il 30% del nostro fabbisogno di gas.

Mise: “Emergenza ma forniture assicurate”

Questa mattina è stato interrotto il flusso del gas dalla Russia per fronteggiare un incendio avvenuto presso il tratto di rete gestito dall'operatore Gas Connect. Di conseguenza è stata sospesa l'operatività del gasdotto che collega attraverso l'Austria il nodo di Baumgarten fino all'ingresso di Tarvisio della rete italiana. È quanto spiega il Mise in una nota. La fornitura di gas agli italiani è comunque assicurata in quanto la mancata importazione viene coperta da una maggiore erogazione di gas dagli stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo. In base al Regolamento europeo e al Piano di emergenza nazionale –  fa sapere ancora il Mise – il Ministero ha pertanto dichiarato lo stato di emergenza. Il Ministero ha monitorato costantemente la situazione in contatto con gli operatori interessati al fine di verificare i tempi necessari per la ripresa dei flussi e in serata lo stesso Ministro Calenda ha assicurato che in poche ore il flusso di gas verso l'Italia sarà riattivato. "Le forniture di gas all'Italia attraverso l'Austria saranno riattivate nella notte, dopo aver risolto l'emergenza creata dall'incidente di uno dei principali snodi della distribuzione in Europa, a Baumgarte", ha spiegato Carlo Calenda, sottolineando come ci sia "stato un forte sbilanciamento, ma di un giorno solo".

Compromesso transito verso sud Europa

Nonostante l'esplosione di stamane l'approvvigionamento di gas in Austria è “coperto per un periodo di tempo prevedibile”, ha affermato la compagnia Gas Connect Austria. Il transito del gas attraverso l'Austria verso sud e sudest è stato invece compromesso. La compagnia ha detto che “i gestori dei gasdotti vicini sono stati avvertiti immediatamente, in modo da poter prendere provvedimenti”.

Descalzi: “Nessun allarme ma il prezzo del gas sale”

“Se finisse domani non è un problema” ma anche “se dovesse durare qualche settimana è una cosa che possiamo compensare: non c'è allarmismo tra gli operatori”, aveva detto, in merito all'incidente in Austria, l'ad di Eni, Claudio Descalzi, affermando però che il gas sta salendo di prezzo e che “dipende da quanto durerà il problema”. Quanto successo – ha spiegato – si inserisce “in uno scenario che porta ad un aumento generalizzato dei prezzi”.

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