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Youtuber accusato di abusi su minore si difende in un video, il legale della vittima: “Rivive un trauma”

Davide Favaloro, noto su youtube come Favarigna, è indagato per molestie e abusi su un bambino di 9 anni. Dopo l’arresto in carcere e poi ai domiciliari, ora è sottoposto all’obbligo di dimora. In un video pubblicato sul suo canale si dichiara innocente e smentisce le accuse. L’avvocato della vittima a Fanpage.it: “Il mio assistito è turbato, ha rivissuto un trauma”.
A cura di Eleonora Panseri
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"Mi hanno rovinato la vita". È questo il titolo scelto da Davide Favaloro per un video in cui lo youtuber ha deciso di difendersi dall'accusa di violenza sessuale ai danni di un minore riminese, reato per il quale il 21enne, noto sul web come Favarigna, è attualmente ancora indagato.

Arrestato e portato in carcere nell'ottobre 2023, per l'indagato sono stati disposti in seguito i domiciliari. La misura cautelare è poi stata ulteriormente alleggerita e adesso è sottoposto all'obbligo di dimora e al divieto di contattare le parti offese. Alcuni giorni fa però il ragazzo ha deciso di pubblicare un video sul proprio canale, che al momento dell'arresto era stato chiuso, in cui dice di voler raccontare "la verità".

"Essendo un canale aperto, accessibile a tutti, è evidente che anche le parti offese hanno avuto la possibilità di vedere questo video. Ma il problema è che le persone che lo hanno denunciato hanno sperimentato un grave e perdurante stato d'ansia e questo si è ripresentato anche di fronte alla pubblicazione di questo video, dove di fatto lui smentisce le dichiarazioni dei miei assistiti", ha detto a Fanpage.it Davide Grassi, l'avvocato che difende il minore che ha denunciato i presunti abusi.

"I miei assistiti hanno scoperto dell'attenuazione della misura perché la madre del ragazzo si è imbattuta dei video online e me li ha inviati. E ha scorso anche i commenti che ci sono sotto, tutti di grande sostegno nei confronti dell'indagato, a cui lo stesso mette "like". Per i miei assistiti è stato un fatto abbastanza negativo", commenta ancora il legale.

"Nell'ultimo video lui si proclama innocente e dice di essere stato ‘scarcerato‘, aggiungendo che tutti hanno detto delle ‘cavolate' sulla sua vicenda e che dimostrerà che la verità è un'altra. Secondo noi, è preoccupante. Questa è una difesa anticipata attraverso un canale social molto seguito ed è un messaggio che arriva inevitabilmente anche ai miei assistiti", aggiunge il legale.

Stando alle indagini coordinate dal pubblico ministero Davide Ercolani, quattro anni fa Favaloro avrebbe adescato in Romagna la presunta vittima, che all'epoca aveva poco più di 9 anni su una piattaforma social. Facendo leva sul fatto di essere uno youtuber ‘famoso', si era conquistato la sua fiducia. Così, a un certo punto, avrebbe chiesto al minorenne di denudarsi durante una videochiamata.

Lo youtuber avrebbe quindi iniziato a perseguitarlo, fino a presentarsi a Rimini, dove, in cambio di soldi, lo avrebbe costretto a baciarlo e masturbarlo, sia nella primavera e nell’autunno del 2021 che nell’estate del 2022, in un hotel. Poi lo youtuber sarebbe passato alle minacce, di fronte ai primi cenni di resistenza del ragazzino. A scoprire le chat e a denunciare era stata la madre della vittima.

"Il ragazzo, quando ha sentito la parola ‘scarcerato‘, è rimasto molto turbato perché ha visto la possibilità di veder muoversi liberamente chi ritiene che abbia compiuto dei reati nei suoi confronti. Io mi sono dovuto accertare e ho dovuto spiegare che si trattava di una attenuazione della misura, ma ormai il danno era fatto – spiega ancora l'avvocato Grassi – È un trauma che ha rivissuto e che sta rivivendo".

"L'indagato parla di ‘vera verità‘, ma i processi si fanno in tribunale e non sui media. Ora abbiamo già segnalato la presenza di questi video che riguardano la vicenda dei miei assistiti, anche se non sono menzionati direttamente. – aggiunge il legale – Non possiamo prevedere come agirà la magistratura, ma faremo un'ulteriore memoria perché, soprattutto per quanto riguarda la persona più giovane, questo non ha fatto altro che alimentare un trauma già difficile da superare".

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