Yoox, la denuncia delle operaie: “Molestate dai capireparto e costrette a ritmi di lavoro infernali”

"Voi qui dentro dovete sputare sangue". E' la minaccia di un responsabile all'interno dello stabilimento bolognese della Yoox, colosso dello shopping online con un fatturato netto di mezzo miliardo di euro nel 2013. A denunciare condizioni di lavoro da terzo mondo sono state le operaie, costrette a sgobbare a ritmi massacranti: 32 secondi – non uno di più – per imbustare alla perfezione un vestito e ritmi di produzione da 110 pezzi all'ora. E' stato l'Huffington post a svelare i metodi dello stabilimento emiliano che impiega tutte lavoratrici di origine straniera. Sono state loro a raccontare i soprusi subiti da un caporeparto della cooperativa MrJob, società alla quale Yoox ha appaltato i lavori di confezionamento.
Gli insulti alle operaie: "Voi marocchine siete tutte porche"
"La prossima sei tu". Oppure: "Voi marocchine siete tutte porche". E siccome le ragazze non ci stanno arriva il ricatto: "Lo racconto alla tua famiglia cosa fai a letto". Proprio alle operaie di religione musulmana erano rivolte parole blasfeme: "Tu devi scegliere tra me, Dio e lo stipendio, perché lo stipendio te lo do io e io sono il tuo Dio. Qui Allah non esiste"".
Secondo la denuncia l'uomo non sarebbe stato il solo a utilizzare metodi del genere. Anche altri capireparto sarebbero soliti, secondo le denuncianti, punire le lavoratrici poco produttive. Una facchina racconta: "Al rientro della malattia sono stata spostata da sola a cucire in una stanza buia senza finestre e priva di luce esterna. Mi hanno obbligata a pulire gli orinatoi degli uomini mentre loro erano dentro il bagno". La punizione più frequente tuttavia è quella del "riposo forzato": settimane senza lavoro e senza stipendio per ristabilire la disciplina. Tutti gli episodi sono finiti nella lunga denuncia compilata dall'avvocata Marina Prosperi e depositata lo scorso 17 giugno. "Si tratta di una lunga serie di molestie lavorative e di un caso di molestia sessuale vera e propria", spiega la legale all'HuffPost, specificando che le donne che hanno firmato la querela desiderano rimanere anonime ma dopo tre giorni di sciopero hanno ottenuto l'allontanamento dei capi che secondo le operaie facevano tenere le porte del bagno aperte "per controllare i nostri movimenti".
I ritmi di produzione: "110 pezzi all'ora"
Ma oltre alle molestie a stupire sono i ritmi di lavoro imposti. Una donna, veterana della MrJob, ha spiegato nella denuncia: "Nel 2012 dovevamo imbustare 80 pezzi all'ora, improvvisamente ci hanno chiesto di aumentare il ritmo fino a 110. Questo significa che non puoi mai fermarti nemmeno per andare al bagno". E il salario? Karim Beikkal dei SiCobas di Bologna spiega che le operaie guadagnano 6-700 euro al mese, "naturalmente" senza ferie e diritto di malattia.
La replica di MrJobs e Yoox
Dal canto suo la MrJobs ha dichiarato: "Se i fatti dovessero essere accertati la cooperativa non mostrerà alcuna tolleranza nei confronti dei responsabili. Abbiamo 800 soci lavoratori e al proprio interno le rappresentanze Cgil-Cisl e Uil", concludono. La Yoox, colosso dell'abbigliamento che ha dato in appalto il confezionamento alla cooperativa, avrebbe la responsabilità civile di quanto avviene ed ha fatto sapere di aver avviato delle verifiche per appurare le presunte violazioni: "Qualora dovessero emergere inadempienze non in linea con il Codice Etico adottato dalla Società, YOOX metterà in atto tutti i provvedimenti del caso e di propria competenza".