West Nile in Italia, il bollettino dell’Iss: da 32 a 89 contagi in sette giorni e 9 morti da inizio anno

Sono 57 i nuovi casi umani di West Nile Virus che sono stati segnalati in Italia nell'ultima settimana, dal 24 al 30 luglio 2025. Lo rende noto l'Istituto superiore di sanità (Iss) nel suo ultimo bollettino del Sistema nazionale di sorveglianza delle arbovirosi. Si conferma dunque la sostanziale crescita di casi nell’ultimo periodo. Erano 32 infatti i casi segnalati nel precedente bollettino pubblicato la scorsa settimana e solo 5 nel bollettino ancora precedente mentre ora si è giunti a 89 casi totali da inizio anno.
I decessi per west Nile in Italia segnalati dall’istituto superiore di sanità da inizio anno sono otto, ma a questi si è aggiunto ieri sera un ulteriore decesso non ancora notificato all'Istituto, un uomo di 76 anni nel Casertano: 1 in Piemonte, 2 nel Lazio, 6 in Campania. La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive finora segnalate, è pari al 20% (stesso dato del 2018 ma più alto dello scorso anno quando era del 14%).
La mappa dei contagi nelle regioni
I dati del terzo bollettino della sorveglianza sul West Nile Virus pubblicato oggi, segnalano 40 casi che si sono manifestati nella forma neuro-invasiva e più grave (2 Piemonte, 1 Lombardia, 3 Veneto, 1 Emilia-Romagna, 23 Lazio, 10 Campania), 2 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (1 Veneto, 1 Campania), 46 casi di febbre (1 Lombardia, 5 Veneto, 35 Lazio, 4 Campania, 1 Sardegna) e 1 caso asintomatico (Campania). Il 73% dei contagiati autoctoni è maschio mentre la fascia di età più colpita è quella degli over 75 (51%).

Gli altri dati sui contagi in Italia
Salgono a 31 le Province dove è stata dimostrata la circolazione del virus West Nile anche attraverso la sorveglianza veterinaria, appartengono a 10 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna.
La sorveglianza veterinaria ha confermato 4 focolai del virus negli equidi in Puglia e Lazio e in 8 uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio in Campania, Sardegna ed Emilia Romagna. Inoltre la presenza del virus è stata confermata in 9 uccelli selvatici in Abruzzo e Campania, Emilia Romagna e Veneto.