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“Voleva violentarmi”, 35enne taglia il pene all’ex compagno: arrestata per tentato omicidio

La 35enne veneziana è stata condotta nel carcere femminile della Giudecca con la pesante accusa di tentato omicidio. L’ex rimane ricoverato con prognosi riservata dopo che i medici gli hanno riattaccato l’organo evirato.
A cura di Antonio Palma
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immagine di repertorio
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È stata arrestata la donna di 35 anni che ha evirato l’ex compagno 40enne, ferendolo gravemente con un coltello da cucina a Marghera, nel comune di Venezia. Dopo gli ulteriori accertamenti investigativi seguiti all'aggressione, infatti, la magistratura veneziana ha chiesto e ottenuto per la donna la misura cautelare dell'arresto in carcere accolta dal Gip ed eseguita dalla polizia di Stato. La 35enne è stata già prelevata dalla sua abitazione è condotta nel carcere femminile della Giudecca. L’accusa per lei è gravissima visto che il pm ipotizza il reato di tentato omicidio.

La donna fin dai primi momenti ha riferito di aver agito per legittima difesa sostenendo che l’uomo l’avrebbe aggredita cercando anche di violentarla. Secondo quanto ricostruito finora, i due, entrambi cittadini stranieri ma da tempo residenti in Italia con figli piccoli, pare che si fossero separati da poco. L’aggressione sarebbe avvenuta proprio durante un incontro in casa nel quale avrebbero dovuto discutere sulle visite ai figli dopo la separazione.

La donna racconta che lui avrebbe cercato prima di convincerla a rimettersi insieme e poi avrebbe tentato un rapporto sessuale senza il suo consenso, aggredendola. A questo punto lei avrebbe reagito afferrando un coltello da cucina ed evirandolo. Lui parla di una aggressione al termine di una lite.  Quando sono arrivati sul posto, i medici del Suem 118 e i poliziotti hanno trovato la 35enne in strada, sotto shock e con investiti imbrattati di sangue. Dentro la casa l'uomo, in condizioni critiche

Il quarantenne è stato poi soccorso e quindi trasportato immediatamente all'ospedale dell'Angelo di Mestre dove è stato operato d'urgenza e dove una equipe chirurgica di urologia è riuscita a ricucire la parte di organo parzialmente amputata. Nella colluttazione è rimasta ferita anche la donna, riportando però ferite lievi. Medicata in pronto soccorso la sera del fatto, poi è stata visitata nuovamente in ospedale ieri mattina, accompagnata dalla polizia. Poi per lei è scattato l’arresto mentre contro l’uomo per ora nessun provvedimento, anche se lui resta ricoverato in ospedale con prognosi riservata.

Le indagini proseguono per definire meglio i contorni del fatto di sangue. La vicenda infatti resta ancora tutta da ricostruire nei dettagli e le accuse potrebbe cambiare nei prossimi giorni quando la vicenda arriverà al vaglio del gip, per l'udienza di convalida.

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