Vittoria, il 17enne rapito si presenta autonomamente al commissariato: “Non so dove mi hanno portato”

A Vittoria, nel Ragusano, un 17enne figlio di imprenditori ortofrutticoli è stato rapito giovedì sera da un commando armato davanti agli amici. Dopo circa 24 ore si è presentato al commissariato: “Sto bene, mi hanno portato in un casolare”. Gli investigatori stanno ora ricostruendo dinamica e motivi del sequestro.
A cura di Biagio Chiariello
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Il 17enne si presenta in commissariato a Vittoria (Foto Franco Assenza)
Il 17enne si presenta in commissariato a Vittoria (Foto Franco Assenza)

È terminato l’incubo per un ragazzo di 17 anni di Vittoria, nel Ragusano, rapito giovedì sera da un commando di uomini armati con il volto coperto. Il giovane, figlio di una famiglia di imprenditori ortofrutticoli della città, si è presentato autonomamente al commissariato venerdì sera insieme a un amico, poco dopo le 21.15. "Vogliamo solo lui", avrebbero urlato i rapitori alla comitiva di amici presenti al momento dell’aggressione, mentre lo caricavano su una Fiat Panda davanti ai testimoni.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 17enne si trovava con i suoi amici nella periferia di Vittoria, in una zona residenziale, quando due auto, una bianca e una nera, lo hanno avvicinato. Dall’auto nera sono scesi due uomini armati e incappucciati che hanno chiamato il ragazzo per nome e lo hanno costretto a salire in macchina. Il suo cellulare, consegnato ai rapitori, sarebbe stato poi gettato a terra per impedirne il tracciamento. Le due auto sono fuggite in direzione della ex strada statale 115 verso Gela, Comiso e Catania.

Il giovane, ascoltato fino a tarda notte dagli inquirenti insieme ai suoi quattro amici, ha dichiarato di essere stato trattenuto in un casolare di campagna, ma non sa indicarne la posizione esatta. Gli investigatori stanno cercando di chiarire se si sia trattato di un vero sequestro o di un episodio dai contorni insoliti, considerata la situazione economica della famiglia, benestante ma non tale da giustificare un rapimento a scopo di riscatto.

L’allarme è stato dato dagli amici, e le forze dell’ordine – polizia e carabinieri – hanno subito avviato le ricerche con pattuglie a terra ed elicotteri. Decine di telecamere presenti nella zona potrebbero aiutare a ricostruire il percorso delle auto utilizzate dai rapitori. Sono stati ascoltati anche i genitori del ragazzo, titolari di un’importante attività di confezionamento e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, e sono state adottate misure di sicurezza cautelative, compreso il blocco di alcuni beni.

Foto Franco Assenza
Foto Franco Assenza

Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, aveva commentato in un videomessaggio: "Faccio appello ai rapitori perché lascino libero il ragazzo. Quanto accaduto è gravissimo e ci turba e ci lascia sconvolti. Auspichiamo che le forze dell'ordine, che stanno lavorando per risolvere il caso, possano riportare questo giovane alla sua famiglia".

Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha convocato una giunta straordinaria chiedendo un potenziamento delle forze dell’ordine e ricordando la necessità di maggiore sicurezza: "Questo episodio ci riporta indietro nel tempo, a trent'anni fa, con il sequestro del notaio Garrasi e nel dopoguerra con quello del piccolo Alfredino Fuschi. Speriamo che al più presto questo giovane possa essere portato in salvo e restituito alla sua famiglia".

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