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Violentavano e seviziavano i migranti: arrestati tre scafisti

I tre, di nazionalità nigeriana, avrebbero stuprato i migranti a bordo dei barconi: ora sono stati arrestati dalla polizia di Agrigento.
A cura di Davide Falcioni
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Tre scafisti di nazionalità nigeriana sbarcati lo scorso 16 aprile a Lampedusa sono stati arrestati dalla polizia di Agrigento con l'accusa di aver sequestrato, seviziato e violentato dei migranti. Nei confronti dei tre i reati ipotizzati sono quelli di associazione per delinquere finalizzata alla tratta e al traffico di esseri umani, sequestro di persona a scopo di estorsione, violenza sessuale, omicidio, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, tutti reati aggravati dalla disponibilità di armi, dalla trans-nazionalità, dal numero di associati superiore a dieci, dall'aver agito per futili motivi, dall'aver adoperato sevizie ed agito con crudeltà, dall'aver cagionato la morte in conseguenza di altro reato. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso la Questura di Agrigento.

Migrante ucciso su barcone perché non voleva togliersi il cappello: arrestato uno dei responsabili

Nel frattempo a Catania due presunti scafisti libici, arrivati in città il 6 maggio scorso con nave Phoenix, assieme a 394 migranti, sono stati fermati da Polizia di Stato e Guardia di finanza perché considerati appartenenti a un organizzazione di trafficanti di esseri umani. Uno dei due è accusato di aver preso parte all'assassinio di un 21enne migrante della Sierra Leone, ucciso con colpo di pistola perché si era rifiutato di togliersi il cappellino. Il cadavere era stato recuperato dalla nave Phoenix. L'indagato non sarebbe l'esecutore materiale del delitto. Il fermo, disposto dalla Procura distrettuale, è una conseguenza delle indagini condotte dal pool di investigatori della Squadra Mobile di Catania e del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza, con la collaborazione della Sezione operativa navale.

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