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Violentata per 4 anni dal padre: in carcere 50enne già condannato per abusi su altra minorenne

Un uomo è stato condannato a 9 anni di reclusione per abusi commessi sulla figlia minorenne, andati avanti per anni. Si trova in carcere a Forlì. In precedenza aveva commesso abusi anche su un’altra bambina.
A cura di Giusy Dente
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Un cinquantenne è stato condannato a 9 anni di reclusione per violenza sessuale ai danni della figlia minorenne. La condanna si va ad aggiungere a quella già inflitta per abusi compiuti dall'uomo sulla fidanzatina 14enne del figlio: li spacciava per lezioni di sesso e gli sono costati una precedente condanna definitiva a 9 anni di carcere. La terribile storia di molestie, riportata da Il Resto del Carlino, è venuta a galla dopo anni.

La figlia dell'imputato si è rivolta a una psicoterapeuta, per superare il trauma ed è stata proprio lei a segnalare quanto accaduto alla minorenne, che subiva abusi da parte del padre già da 4 anni. Dopo la segnalazione sono cominciate le indagini da parte degli inquirenti dell’apposita sezione della squadra Mobile, che hanno confermato le dichiarazioni della bambina. Secondo la ricostruzione, l'uomo dopo un breve periodo di custodia cautelare in carcere (per le molestie ai danni della fidanzatina del figlio) aveva ottenuto i domiciliari.

Ma la permanenza in casa si era trasformata in un incubo, per la figlia, costretta a subire violenze sessuali e attenzioni morbose continue. Le violenze sono andate avanti per anni, accompagnate da un forte condizionamento psicologico che ha impedito alla vittima di denunciare. Da un lato c'era il desiderio di porre fine a quell'incubo, dall'altro la paura di non essere creduta, di vedersi allontanata dal resto della famiglia.

Il gioco psicologico era sempre lo stesso, una spirale senza fine: la figlia tentava di ribellarsi, lui ammetteva le sue colpe promettendo di non farlo più, ma poi si tornava al punto di partenza. Tra l'altro, lui minacciava la figlia che si sarebbe tolto la vita, pur di non fare ritorno in carcere. L'uomo ha ammesso le proprie responsabilità, difatti la difesa (Marco Gramiacci) ha tentato di ottenere solo le attenuanti generiche e non sembra ci sia la volontà di fare ricorso in appello. L'unica preoccupazione dell'imputato, per il momento in carcere a Forlì, è ottenere il perdono della famiglia.

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