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Violenta per anni la sorella minorenne della moglie: 33enne condannato a Lecce

I giudici del Tribunale di Lecce hanno condannato un uomo di 33 anni a quindici anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti della cognata minorenne.
A cura di Davide Falcioni
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I giudici del Tribunale di Lecce hanno condannato un uomo di 33 anni a quindici anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti della cognata minorenne.

Le violenze sono state commesse sin da quando la vittima aveva appena cinque anni. Gli abusi sono avvenuti nella casa dove l'imputato viveva con la moglie, dal 2011 al 2018. A sporgere denuncia è stata la stessa ragazzina, sette anni dopo i primi episodi, all'età di dodici anni: una mattina, arrivata a scuola, decise di confidandosi con le maestre, che a loro volta allertarono le forze dell'ordine facendo scattare le prime indagini.

Sulla vicenda anche la Procura della città salentina aprì un fascicolo d'inchiesta: le accuse vennero confermate dalla minore nel corso dell’incidente probatorio, presso la Procura per i minorenni. Dal canto suo, invece, il 33enne ha sempre negato tutte le accuse nei suoi confronti. Stando a quanto emerso i palpeggiamenti e le violenze sessuali sarebbero stati molto frequenti e sarebbero stati commessi approfittando delle assenze della moglie dell'imputato, nonché sorella maggiore della giovanissima vittima.

Oltre ai 15 anni di carcere, nei confronti del 33enne i giudici hanno disposto anche un risarcimento di 200mila euro a favore della parte civile, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dai luoghi frequentati da minori. La pm Maria Grazia Anastasia aveva chiesto una condanna a 9 anni di reclusione. Il Tribunale ha invece ritenuto di dover infliggere una pena sensibilmente più dura.

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