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Vicenza 21enne fermato da agente con una presa al collo: “Non respiravo, ho avuto paura”

Il racconto rilasciato a Fanpage.it da Denis, il 21enne di origini cubane immobilizzato da un agente di polizia con una violenta presa al collo lunedì pomeriggio a Vicenza durante un controllo nel centro della cittadina veneta. “Anche se devi fermare una persona che non ti ha dato il documento non penso sia giusto prenderlo per il collo” ha dichiarato il ragazzo.
A cura di Antonio Palma
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"Ho avuto paura, la presa al collo è stata così stretta  che per alcuni secondi non riuscivo a respirare", è la testimonianza rilasciata a Fanpage.it da Denis, il 21enne di origini cubane immobilizzato da un agente di polizia con una violenta presa al collo lunedì pomeriggio a Vicenza durante un controllo nel centro della cittadina veneta. Secondo la polizia il ragazzo aveva deriso l'agente intervenuto per una chiamata sul posto e non aveva voluto fornire i propri documenti. Il ragazzo invece ribadisce che stava scherzando con i suoi amici quando l'agente lo avrebbe preso di mira. La scena è stata ripresa in un video girato da un amico di Denis, Paolo, che era presente insieme ad altri ragazzi . "Noi stavamo uscendo dal supermercato e c'erano due persone a noi del tutto sconosciute che si picchiavano. Poco dopo è arrivata la polizia  e ci siamo allontanati di qualche metro ridendo e scherzando tra di noi per coste nostre" ha raccontato l'amico di Denis.

"Il poliziotto poi si è girato improvvisamente con aria minacciosa a chiedendo a Denis cosa avesse da ridere, lui risponde che sta ridendo per cose nostre ma prima ancora di aprire la bocca inizia a strattonarlo dal braccio, poi gli chiede i documenti" ha ricostruito il ragazzo, aggiungendo: "Denis ovviamente ha riposto che se non c'entrava nulla non aveva motivo di mostrare i documenti e  ha cercato di allontanarsi impaurito". A questo punto la presa dell'agente. "Anche se devi fermare una persona che non ti ha dato il documento non penso sia giusto prenderlo per il collo, è una cosa pazzesca" ha sottolineato Denis. "Quando mi ha chiesto i documenti aveva sia un po' di paura sia ansia ed ero nervoso, no sapevo cosa fare". "Spessi ci fermano ma quando siamo in gruppo ma quando siamo con amici italiani fermano solo noi e ci chiedono i documenti o di mostrare cosa abbiamo nei pantaloni e negli zaini" ha  ricordato l'amico di Denis.

"Nessuno dei miei uomini ha comportamenti razzisti. C'è l'uso della forza ma non della violenza gratuita" ha sostenuto invece il Questore di Vicenza Antonino Messineo. Il Tribunale di Vicenza intanto ha convalidato questa mattina l'arresto del ragazzo cubano che deve rispondere  di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha fissato l'udienza con il rito alternativo per direttissima, per il 18 settembre prossimo.

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