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Processo d’appello Filippo Mosca, domani la data della sentenza. La mamma: “Non riesco ad essere fiduciosa”

Processo di appello per Filippo Mosca, il 29enne italiano che da 9 mesi si trova rinchiuso in un carcere in Romania. “Il mio avvocato e i funzionari dell’ambasciata hanno parlato e hanno stabilito una strategia difensiva. Si sta anche valutando il trasferimento di un altro carcere più sicuro e più umano in attesa del giudizio d’appello finale” ha spiegato la mamma.
A cura di Antonio Palma
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Si è aperto oggi il processo di appello per Filippo Mosca, il 29enne italiano che da 9 mesi si trova rinchiuso in un carcere in Romania con la pesantissima accusa di droga e in condizioni definite disumane da familiari e avvocati. La sentenza d'appello è attesa tra qualche giorno e solo domani, ha fatto sapere a Fanpage.it la mamma dell ventinovenne di Caltanissetta, sarà resa nota la data per il verdetto. Filippo Mosca è già condannato in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, dovrà essere giudicato in secondo grado davanti al Tribunale di Costanza dove oggi si è svolta la prima udienza.

Sempre a Fanpage.it, Ornella Matraxia ha dichiarato di essersi recata in Romania per assistere all'udienza e di aver potuto sentire il figlio solo al telefono prima dell'inizio del processo.

Durante l'udienza, il legale rumeno Alexandru Pascu Radu ha ricordato ai giudici, tra le altre cose, che l'operato dei poliziotti e del magistrato nei confronti di Mosca e dei suoi amici, non sarebbe stato in linea con le leggi romene. Il giovane sarebbe stato infatti trattenuto 21 ore quando invece per lo stato di fermo le norme prevedono non oltre le 8 ore.

In aula i giudici hanno deciso di far restare soltanto i familiari nella fase del dibattimento, pertanto sia i funzionari dell'ambasciata italiana sia i rappresentanti dell'associazione "Prigionieri del silenzio" con la presidente Katia Anedda, sono stati lasciati fuori. Non un bel segnale secondo la mamma di Filippo Mosca, che però ha fatto sapere di non riuscire a fare alcun pronostico sulla sentenza.

Il colloquio tra Filippo Mosca e la madre prima dell'udienza

Ornella Matraxia, che è arrivata ieri a Costanza da Londra dove vive assieme alle altre due figlie, ha potuto sentire il figlio al telefono poche ore prima dell’udienza raccogliendo lo stato d’animo di Filippo Mosca.

"Filippo è stanco, molto nervoso ed arrabbiato, non accetta quello che è successo. Spero che in quell'aula sia fatta stavolta sia fatta davvero giustizia per Filippo, per Luca e anche per l'altra ragazza” ha spiegato la donna in un videomessaggio. Il riferimento è all’amico di Filippo Mosca e alla loro conoscente italiana che sono accusati e detenuti in Romania con le stesse accuse. Anche loro sono imputati nel processo. I tre furono arrestati nel maggio del 2023 e da allora sono in carcere.

“A prescindere dal carico di responsabilità di ognuno di loro. Sono tre ragazzi italiani che in questo momento stanno soffrendo. Mi auguro che i giudici siano clementi e che valutino le posizioni soggettive di ciascuno di loro" ha dichiarato la madre di Filippo Mosca ringraziando tutti per il sostegno.

“Stiamo vivendo ore di angoscia per la sorte di Filippo, ma dobbiamo avere fiducia. Ringrazio il ministro degli esteri Antonio Tajani, il fatto che abbia parlato di Filippo e degli altri detenuti italiani in Romania per noi è un grandissimo segnale di attenzione” ha detto all'Ansa Ornella Matraxia, concludendo: "Speriamo di uscire nel più breve tempo possibile da questo incubo che dura da maggio non credo che oggi ci sarà una sentenza, penso che dovremo aspettare. La mia energia sarà profusa affinché Filippo e gli altri ragazzi rientrino in Italia nel più breve tempo possibile”.

Il caso di Filippo Mosca sarà seguito anche dalle autorità diplomatiche italiane in Romania. Presenti questa mattina in tribunale anche un funzionario e il legale di fiducia dell'ambasciata italiana. "Ho parlato con l’ambasciata italiana che si è messa a disposizione sia mia che degli avvocati per presentare le perizie delle trascrizioni giurate in Italia, con la traduzione reale delle conversazioni" ha rivelato la madre di Filippo Mosca, concludendo: "Il mio avvocato e i funzionari dell’ambasciata hanno parlato e hanno stabilito una strategia difensiva. Si sta anche valutando il trasferimento di un altro carcere più sicuro e più umano in attesa del giudizio d’appello finale”.

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