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Veronica Panarello, la sentenza in Cassazione: chiesti 30 anni, Davide Stival non c’è

Oggi è il giorno della verità per Veronica Panarello, la madre di Santa Croce Camerina già condannata in due gradi di giudizio per l’omicidio del piccolo Lorys. Veronica aspetterà la sentenza dal carcere le Vallette di Torino, quanto al padre di Lorys, Davide Stival, ha fatto sapere che non sarà presente. Chiesti 30 anni.
A cura di Angela Marino
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"Chiedo un annullamento della sentenza di secondo grado, con rinvio a un nuovo processo di Appello, condizionato a nuova perizia psichiatrica", così Franco Villardita, legale di Veronica Panarello."La ragione non è un lume, ma un lumicino. Noi solo questo abbiamo per entrare e procedere nelle tenebre. E tenebre ce ne sono tante in questo processo" ha commentato l'uomo che da cinque anni difende Veronica, e che oggi si oppone alla richiesta di condanna a 30 anni in Cassazione.

"Davide Stival non è presente per la sentenza di Cassazione", dice invece Daniele Scrofani, legale del papà del piccolo Lorys che ha scelto di non esserci quando la Corte di Cassazione deciderà se confermare la condanna a 30 anni per l'ex moglie, Veronica Panarello, già condannata in due gradi di giudizio per l'omicidio del bimbo a Santa Croce Camerina, nel 2014. La sentenza verrà pronunciata oggi alla presenza degli avvocati della parte civile e della difesa, mentre Veronica apprenderà la sentenza dalla TV in carcere.

Sono passati cinque anni dal delitto di Santa Croce Camerina. Il 29 novembre 2014 fu denunciata la scomparsa di Lorys Andrea Stival, 8 anni. Veronica Panarello raccontò di aver accompagnato il bimbo a scuola e di essersi poi dedicata alle sue incombenze, compreso il corso di cucina con il Bimby.  Qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo del piccolo Lorys in un canalone alla periferia di Santa Croce, fece scattare l'indagine per omicidio e occultamento di cadavere che portò, nell'arco di pochi giorni, all'arresto di Veronica Panarello. A incastrare l'allora 26enne un video della telecamera di sorveglianza che smentiva il racconto di Veronica, che quella mattina non accompagnò Lorys a scuola. Secondo la ricostruzione processuale, il bimbo è stato ucciso da Veronica, mediante strangolamento, con una fascetta da elettricista.

"Davide è sereno, lavora – dice l'avvocato Scrofani, che dal primo giorno lo ha seguito nella triste vicenda – accudisce il suo piccolino, il fratellino di Lorys. Non è facile per lui prendersi cura del bambino, ma intorno a Davide si è formato un meraviglioso nucleo di donne. Parlo della madre – spiega – della nonna del bimbo, e di sua sorella, che insieme accudiscono con amore il bimbo"."Davide – dice ancora – sebbene arrabbiato con Veronica, sta adempiendo a tutti i doveri verso di lei. Proprio recentemente le ha mandato una lettera con le ultime notizie di suo figlio". Davide ha ottenuto il divorzio da Veronica Panarello ed è ora il tutore del fratellino minore di Lorys. Il tribunale gli ha imposto di inviare notizie del bambino alla madre, in carcere, sebbene a lei non sia consentito vederlo". Anche i rapporti con Andrea Stival, il nonno di Lorys, ingiustamente accusato da Veronica di aver ucciso Lorys la mattina del 29 novembre 2014, sono distesi e sereni. Sebbene direttamente coinvolto da Veronica, anche Andrea Stival ha deciso di non essere presente alla lettura del dispositivo.

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