Verona, malore mentre è alla guida: muore 52enne, il figlio lo scopre col Gps del tir

Con ogni probabilità è da ricondurre a un malore la causa della morte di un uomo avvenuta attorno alle 4 della notte tra venerdì e sabato sulla Transpolesana, in direzione di Rovigo poco dopo San Pietro di Morubio (Verona). La vittima si chiamava Marcu Ion, era un cittadino moldavo di cinquantadue anni da tempo residente a Brescia. Secondo quanto ricostruiscono i quotidiani locali, il suo mezzo pesante si è fermato sul ciglio della strada, lungo la Transpolesana, dopo aver sbandato per un centinaio di metri, fortunatamente senza coinvolgere altri veicoli. E da quel momento nessuno è riuscito a mettersi in contatto con l’uomo. A scoprire quanto accaduto è stato proprio il figlio di ventinove anni del cinquantaduenne che, grazie al Gps installato sul tir col quale l’uomo poco prima era partito da casa, ha visto che il veicolo del padre era inspiegabilmente fermo in mezzo alla strada. Dopo aver chiamato più volte il padre al telefono, che continuava a squillare a vuoto, il figlio si è reso conto che probabilmente era accaduto qualcosa di brutto e, salito in auto, si è subito precipitato sul posto dove vedeva fermo il camion.
Inutili i tentativi dei soccorritori di rianimare il camionista – Al suo arrivo, i timori che al padre fosse capitato qualcosa si sono trasformati purtroppo in realtà. Il giovane ha quindi allertato il soccorso medico, che ha provato un disperato tentativo di rianimazione ma purtroppo per il camionista non c'è stato nulla da fare. A stroncarlo probabilmente un infarto. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, guidati dal maresciallo maggiore Roberto Zanoli. L’uomo, stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Legnago, sarebbe riuscito a spostarsi a lato della carreggiata prima di spirare.