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Valanga a Claviere, indagato l’amico del 15enne morto

L’uomo, un 25enne, sciava con il ragazzo fuoripista al momento del fatto ed è accusato di valanga colposa e omicidio colposo.
A cura di Antonio Palma
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Risulta indagato dalla polizia di Bardonecchia il 25enne che accompagnava Riccardo Capitanio, il ragazzo di 15 anni che domenica è morto sulle cime di Clavière, in alta Val Susa, a seguito di un valanga mentre sciava fuori pista. Il 25 enne dopo essere stato ascoltato dagli agenti è stato denunciato per valanga colposa e omicidio colposo. L'uomo, che è il fidanzato della sorella del 15enne scomparso, infatti si trovava insieme al ragazzo e con lui stava sciando fuoripista intorno all'ora di pranzo quando è venuta giù la slavina. Secondo gli inquirenti il 25enne precedeva il ragazzo lungo lo stesso punto e avrebbe potuto provocare la slavina mortale. Il sostituto procuratore di Torino Raffaele Guariniello annunciando l'apertura di un'inchiesta sul caso però non si sbilancia sottolineando che al momento "Stiamo facendo accertamenti per capire la dinamica dell'accaduto".

Zona pericolosa – Secondo altri testimoni in effetti durante la giornata vi erano state anche altre persone a sciare fuori pista in quel tratto pericoloso e quindi non si esclude che a provocare la slavina possano essere stati altri sciatori. Resta il fatto che la zona era considerata molto pericolosa dagli addetti nonostante il rischio valanghe era sceso dopo l'allarme dei giorni precedenti. "A causa delle ultime abbondanti precipitazioni e del forte vento, i canaloni hanno accumulato parecchia neve e in quella zona é facilissimo provocare valanghe, ne scendono tutti gli anni" hanno spiegato infatti dal Soccorso Alpino.

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