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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Vaiolo delle scimmie in Italia, primo caso è un giovane ricoverato dopo rientro dall’estero

Il paziente è ora ricoverato nel reparto di malattie infettive all’Istituto Spallanzani di Roma dove sono partite le indagini su altri due casi sospetti di vaiolo delle scimmie.
A cura di Antonio Palma
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C’è il primo caso di vaiolo delle scimmie anche in Italia. Si tratta di un giovane che nei giorni scorsi è  rientrato dall’estero, dalle Isole Canarie, e si era sentito male. Il paziente si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I di Roma ma, dopo essere stato indicato come contagiato, è stato trasferito ed è ora ricoverato nel reparto di malattie infettive all’Istituto Spallanzani di Roma dove sono partite le indagini su altri due casi sospetti di vaiolo delle scimmie .

Secondo l’ospedale romano, le condizioni del paziente sono discrete. "Ho comunicato al ministro" della Salute "Roberto Speranza l'isolamento, avvenuto all'Inmi Spallanzani" di Roma, "del primo caso a livello nazionale del cosiddetto monkeypox, vaiolo delle scimmie” ha spiegato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, aggiungendo: "La situazione è costantemente monitorata".

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Nel suo bollettino, lo Spallanzani comunica che il quadro clinico "è risultato caratteristico e il virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee”. “La persona è ricoverata in isolamento in discrete condizioni generali. Sono in corso indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti, altri due casi sospetti in fase di accertamento" aggiungono dal nosocomio.

In Europa sono già numerosi i casi di vaiolo delle scimmie segnalati e altrettanti i casi sospetti. Il primo paese a segnalare i contagi è stato il Regno Unito, poi altri casi sono stati segnalati anche in Spagna e Portogallo, spingendo le autorità di Madrid e Lisbona a far scattare l'allerta sanitaria nazionale. Anche l'Organizzazione mondiale della Sanità sta cercando di fare luce sulla situazione e nei giorni scorsi in una nota ha spiegato che “a partire dall’11 maggio è stato intrapreso un ampio tracciamento dei contatti per identificare le persone esposte al rischio di contagio nelle strutture sanitarie, all’interno della comunità e nel volo internazionale” su cui il primo paziente inglese ha viaggiato dalla Nigeria.

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Il primo caso di monkeypox in Europa infatti risale al 7 maggio scorso, quando l'Autorità sanitaria inglese ha reso noto di averlo identificato in un paziente tornato in Inghilterra dalla Nigeria, dove si pensa possa aver contratto l'infezione. Nei giorni successivi altre sette persone nel Regno Unito sono risultate positive al vaiolo delle scimmie senza però legami con i viaggi all'estero. In Portogallo i casi sospetti sono ormai più di 20, di cui 5 confermati, tutti nella regione di Lisbona. "Questi casi, per lo più di giovani tutti di sesso maschile, presentano lesioni ulcerose", ha precisato la Direzione generale per la salute del Portogallo. In Spagna i casi sospetti sono invece otto.

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