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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Vaiolo delle scimmie, altri due probabili casi in Italia. Bassetti: “Evitiamo gli errori del Covid”

Rezza sui casi di vaiolo delle scimmie registrati in Europa e Italia: “Un primo caso è stato immediatamente identificato presso l’Istituto di malattie infettive Spallanzani e altri due casi potrebbero essere confermati nelle prossime ore”.
A cura di Susanna Picone
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Per il momento in Italia è stato accertato un primo caso di vaiolo delle scimmie – si tratta di uomo rientrato dopo un soggiorno alle Isole Canarie che si è presentato al pronto soccorso dell'Umberto I – altri due casi potrebbero essere confermati nelle prossime ore. Lo ha detto Gianni Rezza, direttore generale prevenzione del ministero della Salute spiegando che il ministero ha allertato le Regioni e messo in piedi un sistema di monitoraggio dei casi. “Un primo caso è stato immediatamente identificato presso l'Istituto di malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani' e altri due casi potrebbero essere confermati nelle prossime ore”, è quanto ha detto Rezza in un video di commento ai casi di vaiolo delle scimmie registrati in Europa. "L'Iss ha costituito una task force composta da esperti del settore e ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale”, si legge in una nota dell'istituto Superiore di Sanità.

Vaiolo delle scimmie, Bassetti: "Fare attenzione"

Chiede di fare molta attenzione Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, che intervenuto a Rai Radio1, ospite di “Un Giorno da pecora”, ha parlato dei casi di vaiolo delle scimmie aggiungendo che in questo momento dovremmo preoccuparcene anche più del Covid.

“Più che il Covid, oggi dobbiamo cercare di metterci in sicurezza dal vaiolo delle scimmie”, ha infatti detto Bassetti in trasmissione spiegando comunque che è molto più leggero di quello degli uomini per quanto riguarda i sintomi. Secondo Bassetti, non vanno però commessi gli errori del passato fatti per la pandemia di Coronavirus, ovvero “dobbiamo esser tutti uniti tra Paesi europei, scambiandoci informazioni e monitorando eventuali focolai”. "Finora sono stati accertati una ventina di casi, ne vedremo molti di più: arriveremo a qualche migliaio”, ha quindi detto il professore spiegando che il vaccino del vaiolo funziona, chi non l'ha fatto invece non è coperto.

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