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Aggiornamenti sull'influenza

Vaccino contro l’influenza, 9 medici su 10 non lo fanno

Una pratica che, pur non essendo obbligata, dovrebbe essere acquisita da infermieri e operatori sanitari. “Fanno un pessimo servizio ai loro pazienti e alla sanità in generale” spiega l’esperto di Igiene dell’Università di Firenze.
A cura di B. C.
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Vaccination protection influenza
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Quasi il 90% di medici e infermieri non effettua il vaccino contro l’influenza. "E' una vergogna per la categoria, una grave mancanza di rispetto di una misura importante per ridurre i rischi legati alla diffusione dell'epidemia", dice all'Adnkronos Salute Paolo Bonanni, docente di Igiene dell'Università di Firenze e componente della Società d'Igiene Siti. "Se medici e infermieri non si vaccinano – spiega Bonanni, commentando i dati  – fanno un pessimo servizio ai loro pazienti e alla sanità in generale. Questa misura, infatti, per quanto riguarda gli operatori ha una triplice valenza. In primo luogo, infatti, permette di ridurre i rischi di trasmettere il virus ai pazienti e quindi tutela gli assistiti. In secondo luogo tutela il funzionamento del servizio sanitario nei momenti in cui l'epidemia influenzale rischia di metterlo in crisi: i medici e gli infermieri vaccinati si ammalano meno e quindi consentono di garantire l'assistenza". Bonanni afferma che l’esempio dovrebbe partire proprio dalla base. "E' difficile convincere i cittadini a vaccinarsi se poi sono proprio i medici a non vaccinarsi. L'esempio è un fattore di comunicazione importante".

In realtà quello della scarsa sensibilità alla vaccinazione, è un fenomeno non solo nostrano. I dati più recenti a disposizione indicano il 12-13% nel nostro Paese, contro percentuali che vanno dal 15 al 29% di Paesi come Inghilterra, Germania e Francia. "E' abbastanza diffusa a livello internazionale – aggiunge Bonanni – ma la media di vaccinati italiana è più bassa". "Il personale sanitario così – dice Bonanni- rischia di diventare un anello della catena di trasmissione. Inoltre ci sono reparti ospedalieri dove si possono creare rischi importanti. La vaccinazione non è sicuramente una garanzia ma è il migliore strumento di prevenzione che abbiamo e va usato. E' importante fare qualcosa per invertire la tendenza. Anche i pazienti possono intervenire: dovrebbero, per esempio, esigere che il proprio medico li informi se si vaccina o se non lo fa".

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