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Vaccinazioni, il disastro Calabria: ritardi, disorganizzazione e troppi “altro”

Appena 300mila dosi su un totale di 1,8 milioni di abitanti: un dato che colloca la regione più povera d’Italia all’ultimo gradino anche nelle vaccinazioni Covid. Fioccano episodi di disorganizzazione e nel caos troppi fanno i furbi e vengono vaccinati nella categoria “altro”. E sono tanti quanti i vaccinati over 80.
A cura di Francesca Lagatta
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Anche in campo di vaccinazioni la Calabria dimostra tutta l'inefficienza della macchina organizzativa. Basta dare uno sguardo al report ufficiale, consultabile sul portale del Ministero della salute, per scoprire che ad oggi le vaccinazioni effettuate in Calabria sono 300.999 (su una popolazione di circa 1.800.000 abitanti), il che colloca la terra dei Bruzi in bassa classifica per valore assoluto e stabilmente in ultima posizione per quanto riguarda la distribuzione delle dosi rispetto alle consegne, ferma 73%. Secondo i dati ufficiali in Calabria sono state consegnate in totale 412.450 dosi. Ancora una volta la regione guidata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì fa registrare un record negativo, dimostrando di avere grosse difficoltà nell'arginare la pandemia. E intanto i contagi e ricoveri continuano ad aumentare.

Caos e inefficienza

Lo scorso 21 marzo, il portale della Regione Calabria informava i cittadini che era stata autorizzata la vaccinazione anche ai soggetti fragili, circostanza che si è verificata falsa in molteplici occasioni. Sono infatti numerose le testimonianze di persone disabili che hanno denunciato l'impossibilità a vaccinarsi perché i loro codici sono stati respinti dalle piattaforme. Ma nella campagna di vaccinazione calabrese non ci sono solo ritardi ed errori nelle somministrazioni; le operazioni fanno registrare anche episodi come quello accaduto ieri mattina innanzi al Palasport di Vibo Valentia, per il quale si è reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Un centinaio di persone si è accalcato innanzi alla struttura dopo che sabato sera l'Asp ha dato il via libera ai soggetti di età compresa tra i 60 e i 79 anni comunicandolo ai sindaci del territorio. Le persone interessate si sarebbero dovute presentare nel piazzale senza prenotazione, munite soltanto di tessera sanitaria. Per ripristinare l'ordine e garantire le distanze di sicurezza è stato necessario l'arrivo della Polizia.

Gli altri chi?

A ciò si aggiunge un'altra questione, che tiene banco ormai da giorni. Consultando i dati ufficiali, si legge che in Calabria le due categorie che contano più vaccinati sono gli "Over 80" (85.003) e "Altro" che comprende una fascia di 82.932 persone. Si tratta di un numero decisamente alto se si pensa che è quattro volte quello del personale scolastico (21.063) o degli ospiti delle strutture residenziali (20.132). Ma il punto è: chi sono gli "altri"? A insinuare dubbi era stato in principio il giornalista Enrico Mentana, che aveva notato, spulciando sul sito del Ministero, come questa voce decisamente generica un po' in tutta Italia abbia raggiunto cifre altissime. Per quanto riguarda il dato calabrese, se n'è occupato persino il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Nicola Morra, che dalla sua pagina Facebook ha commentato la voce "altro" dichiarando: "Beh, su quella si va forte in Calabria". Ma nonostante lo scalpore suscitato, al momento nessuna istituzione ha deciso di dare spiegazioni ai cittadini, tanto meno si è specificato che in quella categoria non è compreso alcun furbetto.

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