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Uomo inglese ha un ictus, al risveglio parla gallese

Secondo i medici, l’uomo sarebbe stato colpito dopo l’ictus dalla “sindrome dell’accento straniero”, una rarissima disfunzione neurologica che induce i pazienti a parlare linguaggi sconosciuti o la propria lingua con accenti diversi.
A cura di Daniela Caruso
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Alun Morgan

Un anziano inglese di 80 anni, dopo aver avuto un ictus, si risveglia e inizia a parlare il gallese. L'uomo non conosceva la lingua del Galles, conosceva solo poche parole imparate durante la seconda guerra mondiale, quando fu trasferito, come sfollato, in Galles. Alun Morgan, secondo quanto riportato dalla BBC, guardava un notiziario in televisione a orario di pranzo nella sua casa di Bath, nel Sommerset, quando è svenuto, colpito da un forte ictus, che gli ha provocato un'afasia, ossia una forma di alterazione del linguaggio.

Trasportato in ospedale, l'uomo continuava a parlare in gallese, lasciando tutti a bocca aperta: invece di esprimersi nella sua lingua madre, ossia l'inglese, il signor Morgan ha ripreso a parlare l'idioma gallese: "Pensavo semplicemente di parlare – ha raccontato l'anziano signore – e sono rimasto molto sorpreso quando mia moglie mi ha spiegato che cosa stesse accadendo". Dopo il periodo di ripresa fisica, l'ottantenne signore del Sommerset ha nuovamente iniziato a parlare inglese. Secondo i medici, l'uomo sarebbe stato colpito, dopo l'ictus, dalla "sindrome dell'accento straniero", rarissima disfunzione neurologica che induce i pazienti a parlare lingue sconosciute o la propria lingua con accenti diversi.

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