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“Uno in meno”, prof condannata a 8 mesi per le frasi contro il carabiniere ucciso a Roma

Eliana Frontini scrisse “Uno in meno Non ne sentiremo la mancanza”, condannata in primo grado per la frase contro il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
A cura di Antonio Palma
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Condanna in primo grado per Eliana Frontini la prof di Novara che aveva lanciato frasi offensive a mezzo social contro il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma mentre era in servizio, durante un tentativo di arresto. Per la donna il Tribunale di Novara ha stabilito una condanna a otto mesi di reclusione per i reati di vilipendio alle Forze armate e diffamazione. Disposto inoltre a suo carico il risarcimento alle parti civili che si sono costituite a processo. Le cifre stabilite sono di 8.000 mila euro per la vedova del carabiniere ucciso, Rosa Maria Esilio e 5.000 euro per il Ministero della Difesa. L’insegnante piemontese dovrà versare le cifre entro un anno per ottenere il beneficio della sospensione condizionale della pena.

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Il caso risale allo scorso mese di luglio quando la professoressa di storia dell'arte all'istituto Pascal di Romentino, in provincia di Novara, commentò con una frase offensiva su Facebook la morte del vicebrigadiere dei carabinieri Nario Cerciello Rega, ucciso a coltellate in strada pochi giorni prima. "Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza" scrisse la donna sulla sua pagina facebook scatenando subito una valangiana di polemiche che hanno portato poi alla sua sospensione dalla scuola per "condotta gravemente in contrasto con la funzione educativa e gravemente lesiva dell'immagine della scuola" e all’indagine penale. Dopo la condanna in primo grado, per Eliana Frontini potrebbero esserci ora altre conseguenze professionali visto che lo stesso giudice ha disposto l'invio degli atti al Ministero della pubblica istruzione per eventuali provvedimenti nei confronti dell'insegnante.

Mario Cerciello Rega, carabiniere
Mario Cerciello Rega, carabiniere

Al momento della sentenza la donna non era in aula così come non era in aula la moglie di Cerciello Rega e il marito della docente, anche lui fino a processo per il reato di favoreggiamento ma assolto dal giudice. Quel post non l'ho scritto io, chi mi conosce sa che non penso quelle cose, Non si è trattato di hackeraggio, semplicemente è stato usato il mio account e il mio computer” aveva spiegato la docente. Anche il marito aveva sostenuto di essere stato lui usando l’account della moglie e autoaccusandosi quindi di quel messaggio offensivo.

L'avvocato a Fanpage.it: "Impugneremo il provvedimento"

Raggiunto da Fanpage.it l'avvocato Luca Berra difensore di Frontini ha detto che né lui né la sua assitita rilasceranno al momento dichiarazioni in merito alla condanna, ma che l'intenzione è quella di impugnare il provvedimento.

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