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Una spiaggia per tutti? Irruzione nel giardino vista mare di Alfredo Romeo (VIDEO)

I cittadini e i comitati napoletani che chiedono una spiaggia pubblica a Napoli inscenano una protesta sui lidi di Posillipo e irrompono nel giardino vista mare piantato davanti alla casa dell’imprenditore Alfredo Romeo, attualmente impiegato nella dismissione del patrimonio comunale cittadino.
A cura di Alessio Viscardi
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i cittadini riescono ad accedere al Lido Sirena

Rivendicano una spiaggia pubblica per tutti i cittadini, perché a Napoli -su venti chilometri di costa- le spiagge libere sono poche e di difficile accesso. Se nelle periferie di San Giovanni a Teduccio e Bagnoli, l'Arpac dichiara le acque non balneabili e appone cartelli di pericolo con l'avvertimento: "Rischio di morte", sul #lungomareliberato -ufficialmente balneabile- i cittadini devono convivere con le imbarcazioni che attraccano al porto e sugli avvisi affissi dal Comune si legge che la balneazione è sconsigliata per mancanza di sistemi di vigilanza.

Rimangono soltanto le spiagge ai piedi della scogliera di Posillipo, ma tutti gli accessi sono chiusi da lidi privati che fino a qualche anno fa impedivano ai cittadini di usufruirne senza pagare l'entrata. La legge, invece, prevede la possibilità di accedere alle spiagge pubbliche e alla battigia senza dover versare alcun dazio. Oggi la situazione è diversa, ma quando i cittadini del comitato "Una spiaggia per tutti" -che qualche giorno fa hanno consegnato 14 mila firme al Comune di Napoli per richiedere la bonifica di Bagnoli e l'apertura di una spiaggia pubblica- giungono nei pressi dei lussuosi bagni della borghesia napoletana vengono bloccati da decine di carabinieri, mentre i gestori dei lidi chiudono i cancelli impedendo l'accesso. Sotto gli occhi delle forze dell'ordine, però, i parcheggiatori abusivi continuano a chiedere tre euro ai motorini che si fermano in sosta vietata; anzi, minacciano apertamente i manifestanti che intralciano il loro lavoro. Alcuni di loro hanno un'idea: "Grida che si stanno rubando i motorini, così la gente della spiaggia li viene a riempire di mazzate".

Alla fine, con l'arrivo della critical mass, i cittadini riescono ad accedere al Lido Sirena, dal quale raggiungono il giardino sul mare costruito dall'imprenditore napoletano Alfredo Romeo -che attualmente è impegnato in un braccio di ferro con l'amministrazione de Magistris per quanto riguarda la dismissione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli. Davanti alla casa dell'imprenditore, infatti, è stato impiantato un giardino esotico con piante grasse e Cactus, fino a qualche anno fa era totalmente impenetrabile -tanto che la prospicente spiaggia pubblica (totalmente abbandonata dal Comune) era inaccessibile. Romeo perde in primo grado una causa e il suolo torna nel patrimonio del demanio. Eppure, nessun napoletano -fino a stamattina- aveva mai osato entrare nel giardino per stendersi a prendere il sole.

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