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Una donna migrante ha partorito a Lampedusa dopo aver attraversato il Mediterraneo al nono mese

La donna, una 32enne originaria della Costa d’Avorio, poco prima della mezzanotte ha dato alla luce il piccolo Eli, di 2.8 kg. Il parto è avvenuto al Poliambulatorio di Contrada Grecale, mamma e figlio sono in buone condizioni di salute.
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Appena ha toccato terra a Lampedusa è stata trasferita al Poliambulatorio, perché le contrazioni erano già iniziate. Nemmeno il tempo di un sospiro di sollievo per essere attraccati sani e salvi dopo la lunga e pericolosa traversata, la giovane ha immediatamente dovuto affrontare un altro, ennesimo sforzo: la donna, una 32enne originaria della Costa d'Avorio, questa notte ha dato alla luce un bambino, di nome Eli. Mamma e figlio sono in buone condizioni, e la donna potrà ora finalmente riposare.

Il fiocco azzurro al Poliambulatorio di Lampedusa

La donna, 32 anni, si trovava su una piccola imbarcazione e insieme ad altre 40 persone aveva appena attraversato il Mediterraneo fino a raggiungere le cose italiane: un viaggio, com'è tristemente noto, estremamente difficile e con molte incognite, troppo spesso costellato di tragedie. Ma questa storia ha un lieto fine: la giovane, infatti, è salita su quel barchino a 9 mesi di gravidanza, tanta era la disperazione e la volontà di far nascere il figlio dall'altra parte del mare.

Non appena sbarcata al porto di Lampedusa, la donna è stata immediatamente trasferita al Poliambulatorio di Contrada Grecale, gestito dall'Asp di Palermo. Là, seguita dall'équipe guidata dal ginecologo Ugo Polizzotti, poco prima dello scoccare della mezzanotte ha dato alla luce il piccolo Eli, di 2,8 chili. Entrambi sono in buone condizioni di salute.

"Diamo il benvenuto al piccolo e un forte abbraccio alla neo mamma – dice la commissaria straordinaria dell'Asp di Palermo, Daniela Faraoni – nonché a tutto il personale del Poliambulatorio che, quotidianamente e con grande professionalità, assiste la popolazione residente, i tanti turisti ed i migranti". Il Poliambulatorio infatti è un presidio fondamentale sul territorio: al primo piano si trova una saletta chirurgica attrezzata con kit sterili e kit da parto, nel caso – come accaduto ieri – che una donna arrivi in pieno travaglio, senza avere il tempo necessario per essere trasferita altrove.

Il dramma del viaggio

Ma non tutte le storie, purtroppo, hanno un lieto fine: secondo quanto riportato dal Corriere, poche ore prima, nella stessa struttura di contrada Grecale, era stata visitata una donna incinta di nove mesi proveniente dalla Nigeria. La giovane però non ce l'aveva fatta: troppo faticosa la traversata, la donna ha perso il bambino ed è trasferita d'urgenza all'ospedale di Agrigento.

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