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Ucciso durante rapina al suo bar a Foggia, coltellate sferrate da 17enne: 5 arresti

Nelle scorse ore la polizia del di Foggia ha arrestato cinque persone connesse alla rapina e al delitto di Francesco Traiano, il tabaccaio 38enne ucciso durante una rapina avvenuta nel suo locale. Si tratta di cinque giovani tra cui un 17enne che sarebbe l’autore materiale dell’omicidio in quanto avrebbe sferrato lui le coltellate mortali contro il titolare del bar tabacchi Gocce di caffè.
A cura di Antonio Palma
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Svolta nelle indagini sull'assassinio di Francesco Traiano, il tabaccaio 38enne ucciso durante una rapina avvenuta nel suo locale a Foggia nel settembre dello scorso anno. Nelle scorse ore la polizia del capoluogo dauno ha arrestato cinque persone connesse alla rapina e al delitto, cinque giovani tra cui un 17enne che sarebbe l'autore materiale dell'omicidio in quanto avrebbe sferrato lui le coltellate mortali contro il titolare del bar tabacchi Gocce di caffè di Foggia. Gli altri arrestati sono due 21enne, un 22enne e un 24 enne. Per tutti e cinque le accuse, a vario titolo, sono di omicidio, rapina, furto, ricettazione, incendio e favoreggiamento.

La vittima Francesco Traiano
La vittima Francesco Traiano

La violenta rapina il 17 settembre scorso quando Francesco Traiano fu ferito gravemente a coltellate e trasportato d'urgenza in ospedale al Policlinico Riuniti di Foggia dove poi è morto il 9 ottobre scorso per le ferite riportate nell'aggressione. Nel pomeriggio di quel giorno, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la banda era entrata in azione a bordo di una Fiat Punto rubata il giorno prima. Alla guida c'era un 21enne che è rimasto in auto mentre gli altri hanno fatto irruzione nel locale. Tra di loro anche il 17enne che aveva in mano il coltello e che non ha esitato a usarlo contro il titolare  per rubare l'incasso che era composto da poco più di cento euro.

La Rapina a Foggia riresa dalle telecamere

Nella drammatica sequenza, ripresa anche dalle telecamere della videosorveglianza del locale, il minorenne ha sferrato al titolare, che si trovava dietro il bancone, una serie di fendenti in direzione del volto, uno dei quali lo ha raggiunto all'altezza dell'occhio sinistro, ferita che poi si è rivelata letale. I rapinatori poi si sono accaniti su Francesco Traiano, già sanguinante, e hanno inferto alla vittima ulteriori percosse. Il gruppo poi si è dileguato nelle campagne. Attraverso le immagini della videosorveglianza agli investigatori della squadra mobile però son riusciti a ricostruito il percorso utilizzato dai rapinatori per la fuga e infine  individuarli. La polizia era giunta al gruppo già a dicembre quando nel corso di una serie di perquisizioni a carico degli indagati sono stati sequestrati i loro telefoni da cui poi sono stati estrapolati ulteriori file e conversazioni che hanno permesso di ricostruire le fasi preparatorie dell'azione criminosa e hanno portato agli arresti.

Omicidio Traiano, la famiglia: "Fatta giustizia"

"Ho provato una sensazione inspiegabile: di libertà, di giustizia. Finalmente è stata fatta giustizia per un povero lavoratore che ha dedicato la sua vita al lavoro. Mio zio, da oggi, riposerà in pace" è questo il primo commento di Alfredo Traiano, nipote di Francesco il titolare del bar "Gocce di Caffè", dopo aver saputo degli arresti. "Non è ancora detta l'ultima parola, bisogna attendere il processo che è la parte più dura che ci sia in Italia" ha aggiunto l'uomo che oggi gestisce il bar appartenuto allo zio, concludendo: "Oggi non vorrei dire nulla ai 5 ragazzi arrestati. Oggi vorrei solo guardare negli occhi mio zio".

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