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Uccisa in strada a Lecce: arrestato il femminicida di Sonia Di Maggio: “Ha confessato”

Salvatore Carfora, l’uomo che ieri ha assassinato in strada l’ex Sonia Di Maggio, mentre passeggiava con il fidanzato, è stato arrestato. Il 39enne, originario di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, è stato fermato nel centro di Otranto, dove si era rifugiato durante la sua fuga. È stato arrestato dalla polizia e condotto in commissariato. È accusato di omicidio volontario.
A cura di Angela Marino
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Immagine da Facebook.
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Salvatore Carfora, l'uomo che ieri ha assassinato in strada l'ex Sonia Di Maggio, mentre passeggiava con il fidanzato, è stato arrestato. Il 39enne, originario di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, è stato fermato nel centro di Otranto, dove si era rifugiato durante la sua fuga. È stato arrestato dalla polizia e condotto in commissariato. È accusato di omicidio volontario.  "Non ha fornito una confessione piena – ha detto il questore di Lecce Andrea Valentino, piuttosto una confessione implicita perché se uno ti porta a recuperare l'arma del delitto è come se avesse confessato". "Non ha nemmeno dato – ha aggiunto – una spiegazione chiara di quello che ha fatto".

L'obiettivo era Sonia

"La dinamica ci fa propendere per l'idea che fosse lei l'obiettivo, anche per il numero delle coltellate che sono state tutte rivolte nei confronti della donna". Carfora, ha aggiunto "appare poco lucido", anche perché è "un personaggio che già di per sé è poco lucido e dopo una situazione del genere, ovviamente lo è ancora di più". Nonostante il 39enne avesse accompagnato gli inquirenti sul luogo dove aveva nascosto l'arma, non è poi riuscito a indicare esattamente il luogo dove si trovava. "Un po' perché poco lucido, – ha precisato il questore – un po' perché la zona è una zona di campagna, non è riuscito più a trovare il posto". Carfora è un senza fissa dimora e negli ultimi tempi dormiva in un dormitorio pubblico presso la stazione di Napoli.

La testimonianza del fidanzato

"Stavamo andando al supermercato io e lei da soli, poi è sbucato lui, l'ha presa dal collo e ha cominciato ad accoltellarla, e ha continuato dandole più di una ventina di coltellate. Lei ha cercato di liberarsi e io nel frattempo stavo cercando aiuto e non c'era nessuno, poi mi sono messo a urlare ed è arrivato qualcuno. Ma lui era già scappato e lei stava a terra". È il racconto fatto in diretta Tv a Mattino Norba da Francesco D., 29 anni carpentiere, il fidanzato di Sonia Di Maggio.

Ieri sera la macabra scena. Mentre era con il fidanzato a fare compere in via Pascoli, nel paesino di Specchia Gallone (Lecce), Sonia è stata aggredita dal Carfora e colpita con diversi fendenti: al collo, al volto, alla nuca. A nulla sono valsi i tentativi di fermare l'aggressore, Carfora ha portato a compimento il suo piano, lasciando la vittima riversa nel suo sangue e poi si è dato alla fuga. Sgomenti, i passanti hanno cercato di prestare soccorso alla ragazza, ma come  i medici avrebbero confermato di li a poco, non c'era niente da fare per lei. Dopo il delitto Carfora si è dato alla fuga. È stato fermato mentre, a piedi, cercava di raggiungere un mezzo con il quale allontanarsi dal Salento.

Salvatore Carfora, 39 anni, originario di Torre del Greco, era letteralmente ossessionato da Sonia. Dopo la fine della loro relazione aveva continuato a seguirla, importunarla, minacciarla, soprattutto in presenza del nuovo fidanzato, coetaneo di Sonia. Per questo, secondo le ipotesi investigative, Carfora avrebbe guidato fino alla cittadina del Salento per mettere a segno la sua vendetta, armato di coltello. Già noto alle forze dell’ordine, Carfora aveva lasciato l’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa (Caserta) lo scorso 19 giugno.

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