Uccisa dal suo cane in Piemonte. “Aveva già aggredito il fratello, ma lei non voleva lasciarlo”

Aveva già aggredito il fratello e per questo lo tenevano legato, ma Lorenza Pioletti, 64 anni, non voleva separarsi dal suo staffordshire bull terrier, e darlo in custodia. Quell'animale le faceva compagnia, soprattutto da quando una malattia importante l’aveva spinta a chiudersi nella solitudine a Megolo Cima, in Piemonte. Ieri mattina è stata trovata morta: un morso sulla nuca del suo cane le sarebbe risultato fatale. Adesso spetterà al medico legale stabilire se la morte è sopraggiunta perché la la 64enne è stata buttata a terra e aggredita dal cane o se l’animale è intervenuto dopo che lei è caduta per un malore, causandole comunque ferite mortali.
Sarebbe stato il fratello ad accorgersi che qualcosa non andava ed allertare le forze dell’ordine, non sentendo la sorella muoversi in casa. L’uomo ha preferito però non entrare: la paura per quell'animale che aveva dato segni di aggressività in precedenza e si era già scagliato contro di lui lo ha spinto a restare fuori dall'abitazione. Sono stati poi carabinieri di Verbania, accompagnati da due dipendenti del Comune di Pieve Vergonte, a trovare Lorenza riversa sul pavimento, in un pozza di sangue.
Il cane, che non è stato molto aggressivo nei confronti dei vigili del fuoco entrati nell'appartamento, è stato portato via dagli addetti del canile intervenuti poco dopo. La salma è stata riconsegnava ai familiari che dovranno fissare i funerali. “Non c’è stato verso di convincerla a darlo in custodia, anche solo temporaneamente. Non era trascurato: era ben nutrito, vaccinato e coperto di assicurazione. Finché ha potuto lo portava fuori nei prati vicino a casa” riferisce il sindaco Maria Grazia Medali.