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Uccisa dal cognato nel sonno, chiesta la perizia psichiatrica per il killer: “Mi sentivo perseguitato”

La difesa di Mario Barresi, il 65enne che ha ucciso a coltellate la cognata Rosalba Dell’Albani, ha chiesto la perizia psichiatrica sul killer per verificare la sua capacità di intendere e di volere e quella di sostenere un processo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ha ammesso di aver ucciso con una sola coltellata la cognata Rosalba Dell'Albani dopo essere entrato nella camera da letto dell'appartamento della suocera dove la 52enne avrebbe passato la notte. Mario Barresi non ha mai negato le sue responsabilità e ha anzi confermato quanto fatto anche durante l'udienza di convalida del fermo tenutasi oggi presso il carcere di Ragusa. "Non so perché è successo" avrebbe però ribadito davanti alle autorità.

Secondo quanto ricostruito, Barresi sarebbe uscito di casa senza una meta precisa portando con sé un coltello da cucina. A chi indaga sull'omicidio della donna, ha detto di non aver avuto un movente preciso e di aver agito senza davvero sapere cosa stesse facendo. Il 65enne si è introdotto in casa della suocera invalida e ha colpito Rosalba con una sola coltellata letale. "Le volevo bene – avrebbe poi raccontato – ma non lo so, da tempo ero depresso. Mi sentivo perseguitato e pedinato".

L'uomo ora nel carcere di Ragusa ha anche raccontato di aver visto più volte auto sconosciute nei pressi casa e di sentirsi osservato. Vere e proprie manie di persecuzione, insomma, che si sarebbero unite alle angosce causate dalle sue condizioni economiche dopo il pensionamento avuto due anni fa.

Il difensore, l'avvocato Sergio Crisanti, ha chiesto in via preliminare una perizia psichiatrica poiché non vi è mai stata una diagnosi sui possibili disagi psichici di Barresi. Solo in una fase successiva, si potrà decidere se le sue condizioni sono compatibili con la detenzione in carcere o se dovrà essere ammesso ai domiciliari presso una struttura protetta. Il gup per il momento si è riservato di decidere.

La preghiera e la fiaccolata

Nella giornata del 5 marzo si è tenuta una veglia di preghiera della donna nella chiesa di Maria SS. Annunziata a Giarratana. Prima del raccoglimento davanti alla chiesa, i cittadini hanno sfilato in una lunga fiaccolata per le vie della città. A guidare il corteo, il sindaco Lino Giaquinta e il parroco don Francesco Mallemi.

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