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Uccisa a martellate, una panchina rossa per Agitu Gudeta: “Trento non dimentica”

Nella piazza dove Agitu teneva il suo banco dei formaggi c’è un panchina rossa dedicata alla memoria dell’imprenditrice uccisa a Frassilongo. Nella stessa piazza verrà presto allestita una targa con la scritta: “Trento non dimentica”. Supera quota 100mila euro, intanto, la raccolta fondi destinata a tenere in vita i progetti della fondatrice de La capra felice: “A giorni nasceranno i capretti che Agitu allevava con tanta passione. Queste nuove vite chiedono cure”.
A cura di Angela Marino
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"Trento non dimentica". È questa la frase che verrà incisa sulla targa di metallo nella piazza al mercato in piazza Santa Maria Maggiore di Trento, dove, al posto del banchetto di formaggi di Agitu Ideo Gudeta, oggi c'è una panchina rossa dedicata alla sua memoria. È stata installata simbolicamente dove Gudeta allestiva il suo banco, perché continui, almeno idealmente, a occupare quello spazio. L'iniziativa del Comune ha riscosso attenzione, tanto che, attorno alla panchina, si sono accumulati fiori e biglietti dedicati all'imprenditrice etiope che ha amato le valli mochene tanto da fondare a Frassilongo la sua azienda sostenibile. Agitu, 42 anni, è stata assassinata da un suo dipendentelo scorso 26 dicembre.

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La raccolta fondi per le capre di Agitu Gudeta

L'impegno di Agitu per il territorio trentino non deve finire con lei. Per questo, coloro che le erano vicini hanno aperto una petizione online per raccogliere denaro da destinare ai progetti di Agitu, tra cui l'allevamento di capre di razza mochena. Finora sono stati raccolti più di centomila euro, ma, come si legge sul sito Gofundme, sarà un comitato etico a decidere come verranno investiti.

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"Agi, come la chiamano gli amici, non è stata solo un'imprenditrice di sogni – si legge sul sito della petizione Per molti è stata un'amica, un esempio, uno stimolo a lavorare insieme per recuperare antichi saperi che, in questo nostro mondo post industriale, hanno avuto un successo imprevisto mostrando una strada, una possibilità di vita che era stata dimenticata. Per onorare la memoria di questa imprenditrice fiera e coraggiosa, per coltivare i suoi progetti, coloro che hanno voluto bene ad Agitu promuovono una raccolta fondi. Il suo gregge di capre non deve essere smantellato, le terre che lei aveva affittato non devono tornare a essere abbandonate. La sua sapienza nell'arte casearia deve trovare nuovi eredi."

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"A giorni nasceranno i capretti che Agitu allevava con tanta passione – si legge ancora – Queste nuove vite chiedono cure e attenzioni, quelle che Agitu non può più dare. Inoltre, i fondi verranno utilizzati per aiutare la famiglia a far fronte alle spese del trasferimento della salma in Etiopia". Tra sabato e domenica sono previste la cerimonia funebre dopodiché il feretro dovrebbe iniziare il lungo viaggio verso l’Etiopia, da Trento ad Addis Ababa".

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