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Uccide l’ex e la suocera e scappa col figlio, arrestato 39enne: “Mente criminale e metodica”. Choc in Argentina

Pablo Rodríguez Laurta ha ucciso l’ex fidanzata e la suocera ed è scappato con il figlio di 6 anni. La polizia lo ha arrestato in un hotel a Gualeguaychú, voleva fuggire in Uruguay. L’uomo è sospettato anche dell’omicidio dell’autista Martin Palacio, trovato morto dentro un sacco della spazzatura decapitato e senza braccia.
A cura di Andrea Scordino
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Choc a Cordoba, in Argentina, dove un uomo di 39 anni, Pablo Rodríguez Laurta, ha ucciso la ex compagna, la suocera ed è poi scappato col figlio di 6 anni. Avrebbe compiuto anche un terzo omicidio, quello del tassista Martin Palacio.

Laurta è stato fermato dalle forze dell'ordine domenica scorsa in un hotel a Gualeguaychú, in Argentina. Nella camera dove alloggiava, la polizia ha rinvenuto una pistola, considerata l’arma del delitto. Secondo gli investigatori, il 39enne, era intenzionato a fuggire in Uruguay, il suo paese di origine. Con lui c’era anche il figlio di 6 anni che risultava scomparso da 24 ore. "Giustizia è stata fatta", è stato il primo commento dell'uomo ai media.

La scoperta del duplice omicidio risale al giorno precedente all'arresto, sabato 11 ottobre, quando Luna Giardina, ex compagna di Laurta, e la madre sono state trovate morte a causa di alcuni colpi di pistola. L'uomo era stato già denunciato nel 2023 dalla fidanzata per violenza di genere. Un provvedimento che non è bastato a fermare gli atti persecutori nei confronti della compagna. L’anno scorso Laurta era stato già arrestato per aver violato un ordine restrittivo dato che si era nascosto per giorni sotto la cisterna di acqua della casa in cui abitava l’ex fidanzata con la madre e il figlio. Dopo il rilascio, l'ex compagno è fuggito in Uruguay, dove si era unito a un gruppo conservatore riconosciuto per negare le politiche di genere e screditare le denunce di violenza delle donne.

Gli investigatori ritengono che negli ultimi istanti di vita, Luna Giardina non sia riuscita ad attivare il dispositivo d'allarme consegnatole dopo le denunce sporte contro l'ex compagno.

Secondo le indagini, il 39enne è arrivato nella provincia argentina di Entre Ríos sabato 4 ottobre, attraversando il fiume Uruguay dalla città di Salto, su una canoa che ha nascosto poi tra la vegetazione. Per tre giorni ha alloggiato in un hotel di Concordia con un'identità falsa. Nel pomeriggio di martedì 7 ottobre è andato poi alla stazione degli autobus, dove ha incontrato l'autista Martín Palacio, un'altra delle presunte vittime. Due giorni dopo la sua auto è stata trovata a Córdoba carbonizzata. Il corpo del tassista, invece, è stato ritrovato decapitato e senza braccia nascosto in un sacco della spazzatura.

Il piano criminale escogitato da Laurta doveva concludersi con l’uccisione della ex compagna e della suocera e con il rapimento del figlio, che martedì scorso ha compiuto 6 anni.

Durante una conferenza stampa, il ministro della Sicurezza di Entre Ríos, Néstor Roncaglia, ha detto che il tassista Palacio aveva due telefoni cellulari, ma che si sono spenti da un momento all’altro. Riferendosi a Luarta, invece, Roncaglia lo ha definito "una mente criminale metodica”.

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