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Turista si siede su Paolina Borghese e le spezza le dita del piede, Sgarbi: “Vandalo incosciente”

Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Antonio Canova, ha denunciato un “episodio clamoroso”, verificatosi alla Gipsoteca di Possagno, in provincia di Treviso: un turista austriaco, per farsi un selfie, si è seduto sulla scultura raffigurante Paolina Borghese, spezzandole le dita del piede. “Sfregio inaccettabile. Chiarezza e rigore alle forze dell’ordine e alla magistratura per individuare il vandalo”.
A cura di Ida Artiaco
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Un turista austriaco si è seduto sulla scultura di Antonio Canova raffigurante Paolina Borghese alla Gipsoteca di Possagno, in provincia di Treviso, per farsi un selfie ma spezzandole le dita del piede. La denuncia del fatto è arrivata direttamente da Vittorio Sgarbi che in un lungo post condiviso su Facebook ha chiesto "chiarezza e rigore alle forze dell’ordine e alla magistratura per individuare con gli strumenti di sicurezza il vandalo incosciente, e non consentendogli di rimanere impunito e di rientrare in patria. Lo sfregio a Canova è inaccettabile". L'episodio, che sempre Sgarbi ha definito "clamoroso", si è verificato lo scorso venerdì 31 luglio. Il turista, per scattarsi una foto, si sarebbe appoggiato alla statua, sfregiandola, ma sarebbe riuscito a fuggire subito dopo, nonostante le telecamere della struttura abbiano ripreso tutta la scena. Ma al momento risulterebbe ancora non rintracciato.

"Dopo la riapertura dei musei, e tra questi il Museo Gipsoteca di Possagno – ha tuonato Sgarbi, che per altro è presidente della Fondazione Antonio Canova – si registra un episodio clamoroso, che non viene da visitatori italiani, né da extracomunitari, ma da un incosciente turista austriaco". Gli operatori della Gipsoteca, dove l'opera, modello originale in gesso di quella in marmo esposta alla Galleria Borghese di Roma, è conservata dal 1829, hanno impiegato pochi minuti per individuare il danno, denunciando l’accaduto alle forze dell’ordine. "Subito – ha spiegato il Museo, che ha richiamato i visitatori alla responsabilità e al senso civico – è stata dichiarata la situazione di emergenza: dopo i rilievi effettuati dai carabinieri della Stazione di Pieve del Grappa, ai quali sono state fornite tutte le informazioni in nostro possesso, oltre al filmato del nostro circuito interno di videosorveglianza, abbiamo lavorato di concerto con la nostra Soprintendenza e il restauratore per mettere l’opera e i frammenti rinvenuti in sicurezza. In tal senso, nelle prossime settimane proseguiremo nel dialogo con le Istituzioni per il futuro intervento di restauro".

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