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Truffa dello “Stappa e Vinci”: 40mila persone ingannate da un concorso

Oltre 40mila lettori di riviste a diffusione nazionale sono stati ingannati da un concorso a premi: secondo la Guardia di Finanza di Rovigo le vittime chiamavano un numero telefonico e poi ne componevano un secondo a tariffazione speciale con l’addebito di alti costi.
A cura di Susanna Picone
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Un concorso che prometteva dei premi che andavano richiesti componendo un numero telefonico a tariffazione speciale e che poi non sarebbero comunque mai arrivati. Si tratta di “Stappa e Vinci”, appunto il concorso a premi che ha ingannato oltre 40mila lettori di note riviste a diffusione nazionale. Secondo quanto hanno accertato i finanzieri del Comando provinciale di Rovigo, da aprile a settembre 2012 ammonta a oltre 100mila euro la somma truffata dall’organizzatore del falso concorso. Si tratta di un padovano che già era stato fermato in passato per un reato dello stesso tipo: faceva transitare sul conto corrente di una società londinese i soldi incassati grazie alle telefonate a un numero che i “fortunati” vincitori del concorso dovevano digitare per riscuotere dei premi che in realtà non esistevano. I truffati, sulla base delle istruzioni contenute nei coupon inseriti nelle riviste, credevano di aver vinto dei premi messi in palio dalla società organizzatrice (che ha sede a Porto Viro, Rovigo).

Sequestrata la somma truffata ai lettori – Per sceglierli dovevano fare una telefonata durante la quale una voce registrata li invitava a comporre un secondo numero telefonico, questa volta a tariffazione speciale (ma questa informazione non era fornita). A questo punto il concorso era praticamente finito dato che i premi promessi dallo “Stappa e Vinci” non sono mai arrivati a nessuno. I finanzieri sono arrivati a smascherare la truffa sia grazie alla collaborazione di molte vittime danneggiate dal concorso a premi che degli editori che avevano pubblicato le schede di “Stappa e Vinci”. È stato inoltre importante anche l’interessamento de “Le Iene” e la disponibilità delle compagnie telefoniche interessate: grazie a loro le Fiamme Gialle hanno sequestrato per intero la somma truffata ai lettori.

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