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Trieste, ucciso per gelosia dall’amico d’infanzia, l’autopsia: “Robert strangolato con un laccio”

L’autopsia ha confermato che il 17enne Robert Trajkovic, ucciso la sera del 7 gennaio, è stato strangolato “presumibilmente con un laccio”. L’assassino reo confesso, che avrebbe agito per gelosia, è il 21enne Alì Kashim.
A cura di Chiara Ammendola
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Secondo il medico legale che ha effettuato l'autopsia sul corpo del 17enne Robert Trajkovic, ucciso nella notte tra il 7 e l'8 gennaio da Alì Kashim, reo confesso, è stato strangolato. Una conferma quella emersa dall'esame autoptico effettuato ieri pomeriggio: "Asfissia da strangolamento con l’utilizzo di un laccio", ha spiegato il medico legale Fulvio Costantinides.

L'assassino, amico d'infanzia e rivale in amore, secondo gli inquirenti, della vittima, non ha parlato di lacci nella confessione resa al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trieste ma ha raccontato di aver stretto il braccio al collo di Robert accecato dalla gelosia visto che quella sera il 17enne e la sua ex ragazza avrebbero trascorso la notte insieme. "Lo stato d’animo dell’indagato pare segnato da risentimento, rancore, morbosa gelosia… ma non da fredda risoluzione, quanto, piuttosto da insicurezza e ossessione", spiega il giudice Marco Casavecchia nell’ordinanza che ha disposto il carcere per il 21enne italiano. Nessuna premeditazione anche se in quel palazzo dove i due innamorati si erano dati appuntamento: "Gli avevo detto di lasciarla stare, lui mi ha risposto male e mi ha dato anche uno schiaffo – il drammatico racconto dell'assassino – allora l’ho girato e l’ho stretto al collo con il braccio… e poi ho portato il corpo nel sottoscala coprendolo con un materasso che era appoggiato lì vicino".

Una ricostruzione avvenuta anche grazie al racconto della ex fidanzata di Alì, ora contesa tra i due: "In serata avevo ricevuto una telefonata da parte di Robert, mi aveva detto che l’aveva chiamato Alì in lacrime supplicandolo di mettersi da parte e di non venire da me per la notte. Ma Robert voleva venire lo stesso", le parole, riportate dal Corriere della Sera, pronunciate da Letizia. La giovane dieci giorni fa è stata iscritta nel registro degli indagati nel fascicolo aperto dalla procura con l'accusa di favoreggiamento, un atto dovuto visto che la sua posizione deve essere ancora chiarita, così come il suo racconto che si è dimostrato piuttosto contraddittorio in diversi punti. Il corpo di Robert infatti è rimasto nel sottoscala per un giorno intero senza che nessuno se ne accorgesse. A dare l'allarme

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