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Treviso, si getta dal ponte con figlio di un anno e mezzo: lei muore, il bimbo si salva

Il dramma nella serata di sabato quando la trentunenne si è diretta in auto verso un ponte sul fiume Piave, a Vidor, dove si è lanciata nel vuoto da una altezza di una quindicina di metri col figlioletto in braccio. Lei è morta mentre il bimbo invece è sopravvissuto al terribile impatto e si salverà: è condizioni gravi ma non in pericolo di vita.
A cura di Antonio Palma
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Tragedia nelle scorse ore nel Trevigiano dove una donna di 32 anni è morta dopo esseri lanciata da un ponte col figlioletto di un anno e mezzo in braccio che è rimasto gravemente ferito. Il dramma nella serata di sabato quando la trentunenne si è diretta in auto verso un ponte sul fiume Piave, a Vidor, a Covolo di Pederobba, dove si è lanciata nel vuoto da una altezza di una quindicina di metri col figlioletto in braccio. Quando i soccorritori sono giunti sul posto, dopo aver individuato la sua auto parcheggiata poco lontano, non hanno potuto fare niente per lei. I sanitari ne hanno dichiarato il decesso sul posto.

Il bimbo non è in pericolo di vita, protetto dall'abbraccio

Il bimbo invece è sopravvissuto al terribile impatto e anche se in condizioni gravi, dopo le prime cure, i medici hanno fortunatamente escluso il pericolo di vita. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'ultimo abbraccio lo ha protetto. Dalla dinamica dell'accaduto infatti sembra che la donna in un ultimo gesto istintivo sia riuscita ad abbracciare il figlio proteggendolo così nella caduta. Recuperato dai soccorritori e portato sulla strada, il piccolo è stato immediatamente trasportato all’ospedale Cà Foncello di Treviso  dove è ricoverato con diverse politraumi e in prognosi riservata.

L'allontanamento da casa e l'estremo gesto

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che indagano sull’accaduto, la donna aveva lasciato la propria abitazione di Vedelago, in provincia di Treviso, intorno alle 20 di sabato. Era partita con la sua auto e il piccolo per recarsi dai genitori in un paesino poco lontano ma qui non è mai arrivata ed era così partito l’allarme. I familiari non riuscendo a contattarla hanno avvisato i carabinieri che si sono subito messi sulle sue tracce.

La mamma soffriva di depressione

La ricerca si è conclusa sul ponte sul fiume Piave, a Vidor, dove i militari hanno rinvenuto la sua utilitaria ferma e vuota. Alcuni testimoni avrebbero raccontato di aver visto la mamma scendere dalla vettura e allontanarsi col bimbo. Sono così scattate le ricerche che hanno portato al terribile ritrovamento. Poco dopo infatti la terribile scoperta del cadavere sul greto del fiume. Sul luogo sono accorsi così i vigili del fuoco che calandosi sul greto, hanno recuperato il corpo senza vita della donna e il bimbo che invece era vivo ma gravissimo. Si cercano di capire ora i motivi dell'estremo gesto. Secondo le prime informazioni, la giovane donna soffriva di una forma depressiva, e per questo era in cura presso un centro specializzato

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