Trento, picchia la compagna e la cosparge di benzina: “Non volevo ucciderla”
Ha picchiato e cosparso di benzina la sua compagna di 46 anni a Mezzolombardo, in provincia di Trento. La sua reale intenzione, secondo l’accusa, sarebbe stata quella di ucciderla. Ieri mattina la giudice Claudia Mori ha confermato l’arresto e ha accolto la richiesta della pm Maria Colpani, disponendo per l’uomo la custodia cautelare in carcere. Da domenica sera il 35enne Flavio Valentini si trova nel penitenziario di Spini di Gardolo; deve rispondere di tentato omicidio e maltrattamenti.
L’interrogatorio di convalida si è tenuto in videoconferenza e l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’unica frase che ha pronunciato sarebbe stata: “Non voleva ucciderla”, e ha continuato affermando che sarebbe stata la stessa vittima ad aver voluto dare appiccare l’incendio in casa. Parole che vanno nella direzione contraria rispetto a quanto affermato dalla vittima, che ha affermato di essersi barricata in casa e che l’uomo, armato di coltello, stava sfondando la porta al fine di raggiungerla. La donna è stata picchiata, quasi strangolata e quindi cosparsa di benzina. Nonostante ciò è riuscita a reagire afferrando un coltello da cucina e colpendo l’uomo. Valentini infatti, prima di essere stato portato in carcere, era finito in ospedale per una lesione polmonare non grave.
Secondo gli inquirenti l’intenzione dell’uomo è stata quella di ucciderla in modo intenzionale e alcuni elementi paiono confermare questa tesi. Una settimana prima dell’aggressione, l’uomo aveva minacciato la donna dicendole: “Ti ammazzo e ti brucio la casa”, mentre solo pochi mesi fa era stato anche denunciato dalla donna per lesioni. Peraltro, quando il 35enne è stato arrestato e stava per essere trasportato all’ospedale Santa Chiara avrebbe pronunciato di fronte agli inquirenti le seguenti parole: “Appena esco vado su e la brucio”.