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Trentino, l’orso M49 è stato catturato

Il Corpo forestale provinciale fa sapere che M49, l’orso fuggito dal recinto del Casteller a fine luglio, è stato catturato. L’operazione è stata portata a termine nella zona del Lagorai, dove l’animale si trovata nell’ultimo periodo, mediante trappola a tubo, già utilizzata in passato per questo esemplare.
A cura di Susanna Picone
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L’orso M49 è stato di nuovo catturato. È durata meno di due mesi la fuga dell’orso trentino che era scappato dal recinto del Castello a fine luglio. Il Corpo forestale provinciale ha comunicato ora l’avvenuta cattura dell’animale. A quanto si apprende, l’operazione è stata portata a termine nella zona del Lagorai, dove l’orso M49 si trovata nell’ultimo periodo, mediante trappola a tubo, già utilizzata in passato per questo stesso esemplare. Altri dettagli sull’operazione che ha portato a rintracciare l'orso saranno forniti in serata.

L'orso M49 era scappato dal recinto del Casteller il 27 luglio

L'orso M49 noto anche come "Papillon" si è fatto conoscere a inizio 2018 con incursioni in baite, stalle e fienili. Poco più di due settimane fa l’orso trentino in fuga si era liberato del radiocollare, il dispositivo dotato di sistema di geolocalizzazione con il quale ne venivano tracciati gli spostamenti. Lo aveva reso noto la provincia autonoma di Trento, sottolineando che l'animale, fin dalla sua fuga dal recinto del Casteller, era sempre stato monitorato. M49 è evaso già due volte, una prima volta dal centro faunistico di Casteller, a Trento, il 15 luglio 2019. Catturato ad aprile 2020, per impedirgli di scappare di nuovo era stato rinforzato il recinto in cui viveva, ma lo scorso 27 luglio l'animale era riuscito comunque a liberarsi. Diversamente dalla prima fuga, durante la quale il plantigrado si era arrampicato lungo la rete di recinzione, la seconda volta M49 aveva divelto la rete elettrificata, che era stata attrezzata appositamente per evitare ulteriori fughe. Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha diramato, dopo la sua prima fuga, un'ordinanza di cattura.

Orso M49 catturato, le reazioni

"Sedato, castrato e catturato nuovamente con una trappola a tubo: basta accanimento contro M49. Chiediamo che sia applicata la procedura prevista dal Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace) ovvero che l'orso venga nuovamente provvisto di radiocollare, rimesso in libertà consentendogli così, tra poco, di andare in letargo". È il commento di Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici. "È un atto estremo di una ignobile persecuzione dell'animale simbolo della biodiversità, della libertà e della natura. Un orso che non si è mai reso colpevole di nessun atto di aggressione verso gli umani ma che è diventato suo malgrado elemento di gioco politico. Ci rivolgeremo anche all'Unione Europea ma chiediamo da subito un fortissimo ed immediato intervento del Ministro dell'Ambiente Costa", così invece l'Ente Nazionale Protezione Animale (Enpa). "Auspichiamo che l'orso M49 venga rimesso in libertà, ma se la Provincia autonoma di Trento si ostinasse nella sua politica poco lungimirante chiediamo con forza che la captivazione di M49 avvenga in una struttura adeguata, ampia e che rispetti il benessere psico-fisico dell'animale. Una struttura certamente differente dal Casteller, che ha invece mostrato la sua evidente e grave inadeguatezza strutturale", ha commentato invece il Wwf che richiede inoltre "di far parte di una task force di controllo, da costituire con urgenza, che verifichi l'idoneità delle strutture e il rispetto delle condizioni di benessere degli orsi reclusi".

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