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Travolto e ucciso in bici, Salvatore muore a 17 anni: la fidanzata ha sentito tutto al telefono

Ad assistere in diretta la telefono alla morte di Salvatore Serpentino, il ragazzo di 17 anni che ha perso la vita in un terribile incidente stradale nella notte tra sabato e domenica a Sesso di Reggio Emilia, è stata la sua fidanzata. I due pare stessero parlando al telefono al momento del dramma.
A cura di Antonio Palma
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Stava parlano al telefono con la sua fidanzata mentre tornava a casa in bici dopo una serata trascorsa con gli amici per la Notte bianca quando è stato travolto mortalmente da un'auto all'altezza di un incrocio. È  il dettaglio ancora più drammatico della morte di Salvatore Serpentino, il ragazzo di 17 anni che ha perso la vita in un terribile incidente stradale nella notte tra sabato e domenica a Sesso di Reggio Emilia. Come racconta il Resto del Carlino la ragazza sua coetanea ha assistito praticamente in diretta al terribile impatto sentendo tutto e non potendo fare nulla per salvare l'adolescente. Sarebbe stata proprio lei la prima ad avvertire i familiari di Salvatore dopo aver capito e appreso della terribile tragedia che si era consumata pochi istanti prima. A confermarle che qualcosa di grave era accaduto è stato un passante che ha raccolto il telefono caduto a terra e con ancora la chiamata attiva. Un dolore immenso per lei e per tutti gli amici e familiari del ragazzo   conosciuto da tutti per il suo estro e l'attività calcistica.

Restano ancora incerte intanto le cause esatte del tragico incidente costato la vita a Salvatore. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo si accingeva ascoltare in una via laterale di campagna quando una vettura che sopraggiungeva dal senso opposto di marcia lo ha travolto senza nemmeno frenare. Al volante del mezzo un ragazzo di 22 anni residente a Gattatico che è risultato negativo all'alcol test. Il giovane, che viaggiava con un coetaneo, è stato comunque sottoposto anche ai test tossicologici, i cui risultati arriveranno nei prossimi giorni dalla medicina legale di Modena. Al momento l'ipotesi più accreditata è che fondamentale per la tragedia sia stato il buio in cui è immersa quella strada in quel tratto. In zona infatti non vi sono luci e il 17enne viaggiava senza giubbotto catarifrangente.

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