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Torino, rubano bonsai dalla tomba del figlio. L’appello della madre: “Era un simbolo, restituitelo”

L’appello di Annagrazia Basile, mamma di Adriano Fasulo, un ragazzo morto il 19 luglio 2019 in un incidente stradale: “Mio figlio è morto un anno fa e da allora vado ogni giorno al cimitero di None per salutarlo e stare con lui anche alcune ore. Gli canto le sue canzoni, gli parlo. Ma ieri hanno rubato il bonsai che per lui era un simbolo, un nostro segreto, portando via anche il biglietto con scritto ‘Mamma ti ama’ “
A cura di Davide Falcioni
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Ha perso un figlio di appena 21 anni e ora, al dolore per una tragedia così grande, si somma quello per la profanazione della sua tomba, dove ignoti hanno rubato un piccolo alberello. Per questo Annagrazia Basile, mamma di Adriano Fasulo, un ragazzo che è morto il 19 luglio 2019 in un incidente stradale nel Veronese insieme all'amico Yuri Ferrari, ha lanciato un appello: "Mio figlio è morto un anno fa e da allora vado ogni giorno al cimitero di None per salutarlo e stare con lui anche alcune ore. Gli canto le sue canzoni, gli parlo. Ma ieri hanno rubato il bonsai che per lui era un simbolo, un nostro segreto, portando via anche il biglietto con scritto ‘Mamma ti ama' ".

Adriano amava i manga e la cultura giapponese: prima di morire aveva acquistato un bonsai di cui aveva una cura maniacale e che sua madre ha deciso di posizionare accanto alla sua lapide. I ladri, però, "non si sono fermati neanche davanti al dolore. Ieri hanno rubato l'alberello. Me ne sono accorta appena sono arrivata, ho notato che qualcosa non andava. Ho chiamato tutti i parenti e gli amici chiedendo loro se lo avessero portato via, ma niente. Ho anche controllato tutti i bidoni dell'immondizia del cimitero senza risultato". Come riporta  Repubblica la donna ha posizionato sulla tomba del figlio un altro bonsai con il biglietto "Se volete piante o fiori, non rubateli, chiedete e ve li compro". "Già la sofferenza di aver perso un figlio, investito sulla corsia di emergenza. Ora anche questo. Non faremo denuncia perché sappiamo che non ci sono le telecamere ma, da mamma, mi chiedo: come è possibile fare una cosa del genere? Magari per dei ragazzi era solo un gioco, ma come si fa a dormire sonni tranquilli sapendo di fare del male?".

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