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Torino, pediatra sconsiglia il vaccino “fino al 2023”: padre di 2 bambini la segnala a Ordine Medici

Elio Zambetti, padre separato, ha segnalato all’Ordine dei Medici la pediatra dei suoi due figli di 7 e 5 anni che avrebbe sconsigliato di somministrare ai piccoli il vaccino.
A cura di Davide Falcioni
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La variante Omicron del Coronavirus sta determinando un netto aumento dei contagi soprattutto tra i giovani e i giovanissimi. Eppure, nonostante le raccomandazioni della Società Italiana di Pediatria e sebbene il vaccino sia stato definito dagli enti regolatori non solo efficace, ma anche sicuro, ci sono ancora dei medici che scoraggiano i genitori a vaccinare i loro figli. È quello che è accaduto a Torino: Elio Zambetti, padre separato, ha segnalato all'Ordine dei Medici la pediatra dei suoi due figli di 7 e 5 anni che avrebbe sconsigliato di somministrare ai piccoli il vaccino. "Vorrei far vaccinare i miei due bambini e per questo ho chiesto il consenso alla mamma, che me lo ha negato, portando a supporto di questa posizione la lettera firmata dalla dottoressa. Così ho inviato una mail alla pediatra. Mi ha risposto dicendo che ‘in questo momento sconsiglia il vaccino, fino al termine della sperimentazione, che, secondo quanto afferma, avverrà nel 2023'. Mi chiedo se il comportamento della pediatra rispetta le linee guida del vostro Ordine e con quanto è oggi disponibile come dati scientifici, come scrivono l’Istituto Superiore di Sanità e l’Ema, l’Agenzia europea per il farmaco. I quali sottolineano che il rapporto rischi-benefici sia a favore di questi ultimi e pertanto consigliano la vaccinazione", ha scritto Zambetti in una missiva all'Ordine dei Medici.

La vicenda è stata raccontata da Repubblica, secondo cui nel documento inviato alla madre dei bimbi la pediatra avrebbe scritto: "Sulla base dei dati anamnestici i bambini non sono allo stato attuale classificabili fra le categorie a rischio per patologia e non sono da considerarsi soggetti fragili. Non sussiste pertanto una indicazione clinica assoluta a procedere tempestivamente alla somministrazione di vaccino anti-Covid". Secondo la pediatra la decisione ultima spetta ai genitori "ma solo dopo aver valutato attentamente il bilancio rischi benefici immediati, nonché a medio e lungo termine dei farmaci in oggetto. Nell’esclusivo interesse del benessere psico- fisico dei bambini". A tal proposito, tuttavia, si sono già pronunciati gli enti regolatori e le massime istituzioni scientifiche mondiali.

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